IL ROMANISTA (V. META) - Che avesse voglia di andarsene si sapeva, che ne avesse abbastanza del tira e molla con il Genoa che va avanti da mesi, ma quello che ieri lasciava lOlimpico trascinandosi dietro un trolley era un Marco Borriello di pessimo umore. Il suo futuro si deciderà oggi, con ogni probabilità allinterno del giro di punte fra Roma, Milano, Genova e Torino. Alla fine la trattativa con Preziosi sembra destinata ad andare in porto, e pure alle con
Quagliarella non risponde allidentikit del centravanti classico (ruolo che nella sua carriera raramente ha ricoperto), ma Rudi Garcia fin qui, un po e un po anche per necessità, ha dimostrato di preferire un tridente atipico senza un vero ariete. Naturalmente, in attesa del ritorno di Mattia Destro. Laltro fronte aperto è in difesa, dove cè da risolvere la questione Burdisso (ieri neanche in panchina), ma con ogni probabilità il nome buono non è quello di Astori, perché Cellino avrebbe detto no allofferta di 7,5 milioni per la metà del cartellino. Possibile futuro lontano da Roma per Rodrigo Taddei, che ha un ingaggio alto e offerte dal Medio Oriente, e che ieri potrebbe essersi preso gli ultimi applausi dopo otto stagioni in giallorosso. E poi cè il rinnovo di Totti, di cui è tornato a parlare il dg Mauro Baldissoni: «Se la domanda è se abbiamo paura di perdere Totti a parametro zero, la risposta è no. Scherzi a parte - ha detto a Sky Sport - stiamo lavorando per trattenere con noi Francesco ancora a lungo. De Rossi? Se mai fosse formalizzata unofferta da parte dello United o da qualsiasi altra squadra, la società e il giocatore direbbero "no, grazie". Sia la Roma sia De Rossi arrivano da unannata da riscattare e lo faranno assieme».