IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Tanti colleghi in tribuna al Tardini a studiare il francese primo in classifica: Mancini, Mihajlovic, Prandelli, Camolese, Montella, Mangia e Pioli. La Roma è a punteggio pieno, come il Napoli di Benitez. E Garcia, tre successi su tre come sei anni fa Spalletti
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Tanti colleghi in tribuna al Tardini a studiare il francese primo in classifica: Mancini, Mihajlovic, Prandelli, Camolese, Montella, Mangia e Pioli. La Roma è a punteggio pieno, come il Napoli di Benitez. E Garcia, tre successi su tre come sei anni fa Spalletti, guarda proprio al raccolto più che alla posizione. «È meglio cominciare così un torneo. La cosa più importante sono i punti, non la classifica: a inizio stagione non vuol dire niente. Ne abbiamo 9 ed è un buon inizio. Vedremo più tardi, siamo solo in avvio. Ma adesso cè il derby».
LA SFIDA PIÙ SENTITA Ora Rudi può pensare alla Lazio. Solo dopo aver messo in cassaforte i tre punti del Tardini. Lo aveva detto chiaramente al gruppo la scorsa settimana. E lo hanno ascoltato: «La testa era completamente al Parma e lo abbiamo visto in campionato. Abbiamo sei giorni per preparare questo derby e so che ne parleremo. È sicuramente bello arrivarci con questi nove punti. Non so se esiste una preparazione migliore per arrivare al derby, ma stiamo tranquilli». Lo ripete anche a Rosella Sensi che lo saluta in diretta tv.
SEMPRE NELLA RIPRESA «Mi piace vincere in rimonta: avevo detto ai giocatori nello spogliatoio che sarebbe stata una grande impresa, perché ottenuta in trasferta» ammette Garcia che per la terza volta consecutiva conquista il successo nel secondo tempo. «La Roma gioca da squadra. Non abbiamo vinto in undici, ma con la rosa intera. I tre giocatori che sono entrati hanno fatto benissimo e ci hanno aiutato a vincere. Ci sono ancora tante cose su cui lavorare. Non siamo stati perfetti, abbiamo sofferto ma la squadra è rimasta serena. E il primo gol di Florenzi è arrivato dopo lintervallo, era già un buon momento per noi».
ESIGENTE E PRUDENTE «Non mi è piaciuto linizio della gara. Non abbiamo sfruttato la profondità, come abbiamo fatto invece nel secondo tempo. Abbiamo poi segnato tre gol ed è bellissimo fuori casa. Quello di Totti con grande classe. La prestazione nella seconda parte è la prova che stiamo bene sul piano fisico. Negli ultimi trenta minuti siamo cresciuti. Sicuramente abbiamo da imparare tanto. La difesa ha preso un gol in tre partite: non è male» chiarisce il francese. «Il nostro obiettivo rimane tornare in Europa: è da due anni che la Roma è fuori. Al momento mi piace lo spirito e lo stato danimo che stanno dimostrando i giocatori. Strootman è il vice rigorista».