IL ROMANISTA (V. VERCILLO) - Dopo il doppio riposo, arriva la doppia fatica. Due sedute ieri per Rudi Garcia e i suoi uomini, che dopo il giorno di riposo e la leggera sgambata di mercoledì, hanno ripreso ad allenarsi sul terreno di gio
Il tutto sotto gli occhi vigili del presidente Pallotta. Tutto fa pensare, dunque, che ci sia soltanto una maglia in ballottaggio. Florenzi, infatti, ha ormai conquistato il suo nuovo allenatore: il centrocampista classe 91, spostato sulla linea degli attaccanti, garantisce alla Roma una maggiore copertura e più equilibrio. Due caratteristiche che non dispiacciono affatto a Garcia. Aggiungi che, al momento, è il capocannoniere della rosa, con due reti in campionato. Poi cè Francesco Totti, a cui nessuno è in grado di sfilare la maglia da titolare. La terza casella sarà occupata da uno tra Ljajic e Gervinho. Il serbo è capace di garantire ardore e precisione sotto porta. Ma non solo: la poco brillante prestazione contro il Parma non lo ha lasciato soddisfatto e adesso è a caccia di riscatto nella partita più importante. Ma a dargli filo da torcere cè Gervinho, il pupillo del tecnico. Quello che ha tanto voluto alla Roma. Poca attitudine al gol, forse è vero. Ma tanta corsa, impegno impeccabile e soprattutto quando è servito si è dimostrato utile alla causa.
Suo il rigore procurato lunedì sera contro il Parma. Il ballottaggio rimane aperto. Destinato alla panchina, invece, Marco Borriello. Che però non si perde danimo: lobiettivo è entrare a far parte del gruppo di titolarissimi su cui Garcia fa affidamento. E a detta di Garcia non avrà difficoltà a ritagliarsi uno spazio in questa squadra: «È facile per lui avere un ruolo: il suo profilo è unico nella mia rosa. Ho bisogno di attaccanti complementari, con lui abbiamo un attaccante darea, un goleador ed è sicuro che avremo bisogno di lui». Nel gruppo dei così detti titolarissimi vanno inseriti sicuramente i tre di centrocampo: Pjanic, De Rossi e Strootman. Un trio che finora non ha mostrato sbavature, sia per quanto riguarda il gioco sia per quanto riguarda la testa. Tutti e tre concentrati e sicuri dellobiettivo: nessuno vuole fallire, nessuno vuole fare passi indietro. Tantomeno il bosniaco, che nel derby vuole saldare un paio di conti in sospeso: quello col campo, e quello col gol stavolta utile alla Lazio. Confermata la difesa, escluso Balzaretti: la contusione provoca ancora dolore, e il terzino si è limitato a palestra e fisioterapia.