Bel gioco, ma con le spalle ben coperte. Intanto, nell’assolata capitale lo zoccolo duro della tifoseria guarda al lavoro della nuova scommessa di Sabatini, senza ostracismi né entusiasmi. Qui la delusione è ancora tanta. Due stagioni senza Europa: settimi con Luis Enrique, sesti con Zeman/Andreazzoli. Ma soprattutto due campionati giocati senza cuore. Il settimo acquisto (Gervinho) ha quasi completato il mosaico giallorosso, aspettando l’arrivo di un laterale alternativo a Balzaretti e di un centravanti di peso. Si guarda oltre al roster attuale rappresentato da Totti, Destro e Borriello.

L’ideale sarebbe proprio Osvaldo, il separato in casa. Se resterà, come vogliono tutti nella Roma (parliamo della squadra e non della società), un gruppo di tifosi andrà a Trigoria a stipulare una tregua con l’italoargentino. Un patto per la vittoria.

Una cosa è certa: se la squadra riuscirà a ricucire lo strappo con la tifoseria, la Roma avrà un’arma in più per vivere una stagione da protagonista. Lo «spogliatoio » s’è arricchito di condottieri (Maicon su tutti) capaci di ridare dignità ad una tifoseria ferita.