IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Il Bernardini di Trigoria non è lAzteca di Città del Messico, ma Lamela e Ljajic, largentino esce e il serbo entra, a 43 anni dal primo mondiale messicano ci fanno venire in mente Mazzola e Rivera. Per Ferruccio Valcareggi, il ct azzurro dellepoca, solo uno poteva stare in campo. Come per la Roma
IL VIAVAI
Ljajic e Lamela non hanno fatto in tempo ad allenarsi insieme. Occhiali da sole, tshirt, jeans e sacca in spalla: il ventiduenne Adem, arrivato alle 10,25 a Termini con un quarto dora di ritardo e seguito dal papà Samir e dal manager Ramadani, è stato accompagnato al Bernardini da Tempestilli. Sceso dal treno è salito alla svelta in auto, giusto il tempo di dire per la prima volta «Forza Roma». Subito la stretta di mano con Garcia e lapproccio con i nuovi compagni. «Ho una gran voglia di far bene» la promessa del serbo che oggi approfondirà la conoscenza con lallenatore francese. Non ha incrociato Erik che, finito il lavoro, è tornato a casa, prima di spostarsi a Fiumicino per volare nel tardo pomeriggio a Londra insieme con la sua Sofia. A Ljajic si è dedicato a fine mattinata De Rossi che lo ha scortato fino al Torrino, a vedere la nuova casa. Che poi è quella lasciata libera da Osvaldo, di proprietà proprio di Daniele (quella di Lamela la prenderà invece Gervinho). In macchina con i due calciatori, anche Berti, manager di De Rossi e grande amico di Ramadani. Adem è rientrato poi a Trigoria per firmare il quadriennale da 1,9 milioni a salire (più bonus, con media di 2,2 a stagione e clausola di 20 milioni)) al fianco del ceo Zanzi e per scegliere la maglia numero 8 lasciata da Lamela. A seguire visite mediche e primo allenamento con gol.
IL DOPPIO RUOLO
Adesso Garcia ha tre giorni per valutare la forma di Ljajic e di conseguenza decidere se farlo debuttare domenica contro il Verona. Il francese ha due opzioni: Adem sa partire da sinistra e può giocare anche da finto nueve. Insomma può scambiarsi la posizione con Totti, rendendo lattacco imprevedibile, proprio come lo vuole il tecnico. Oggi la Roma non ha il centravanti titolare. In attesa di Destro e di uno che arriverà, Garcia può puntare, a seconda delle gare, su Borriello, sul capitano e sul serbo.
LARRIVEDERCI DI ERIK
«Sono orgoglioso di aver giocato con la maglia della Roma. Spero un giorno di tornare. Ringrazio i tifosi giallorossi per come mi hanno trattato. Li abbraccio tutti. Saranno sempre nel mio cuore. Forse non sono riuscito ad esprimere tutto ciò che avrei voluto e potuto fare. Anche a livello di squadra ci è mancato qualcosa. Spero che questanno vada meglio. Alla società, allallenatore e ai compagni auguro di fare una bella stagione» dice con affetto Lamela, prima di imbarcarsi a Fiumicino. Ljajic più freddo nelladdio a Firenze: «È arrivata un'altra soluzione buona per me e la Fiorentina, così siamo contenti adesso tutti. Il litigio con Gomez e il precontratto con il Milan sono bugie. invenzioni. Io volevo restare...». Montella è realista: «Una cessione inevitabile e quindi indolore. E un capitolo chiuso. Accetto la sua decisione».