IL TEMPO (E. MENGHI) - Sguardo timido, quasi imbarazzato, niente a che vedere con la sfrontatezza di chi lo ha preceduto nella sala stampa dellOlimpico, i due nuovi leader De Sanctis e Maicon. Gervinho non spicca certo per personalità, ma sulla fascia, dove Garcia ha avuto la buona idea di farlo giocare ai tempi del Lille, sarà laltro
Gervinho è il «figliol prodigo» che torna a casa, con la voglia di rinascere dopo le due deludenti stagioni allArsenal: «Avrei potuto fare meglio. La Roma è un passo in avanti per la mia carriera». Alloccorrenza può fare il centravanti, ma le sue doti migliori sono la velocità e la ricerca della profondità.