IL MESSAGGERO (B. SACCA') - I tifosi della Roma hanno perso la pazienza. E hanno scelto, come sempre, di calare la carta dellironia per criticare le scelte della società. Lad Zanzi, il dg Baldissoni, il ds Sabatini: i supporter hanno inquadrato lintera dirigenza nel mirino della contestazione. Nessuno escluso, certo. Del resto le notizie
«VIA I SOPRANO!»
Lumorismo come arma, un tratto che caratterizza la città. «Se nel Vecchio Testamento ci fosse stato Sabatini, Adamo ed Eva non avrebbero fatto in tempo a litigare. Lamela glielavrebbe tolta lui», il gioco di parole inventato da Paolo. Mirko ha perfino adattato una barzelletta allattualità romanista. «Ogni giorno un giocatore della Roma si alza e sa che dovrà correre più di Sabatini perché sennò sarà venduto...». E Manuel, tagliente. «Sarà unaltra feroce tattica per diventare i più forti dei tetti di Roma! Sabatini fenomeno!», il grido daccusa. «Sabatini è il Candreva della Roma», ha sentenziato Andrea, riferendosi al passato da tifoso giallorosso dellattuale centrocampista laziale. E ancora. «Sono tutti cedibili tranne Andreazzoli...», ha malignato tal Divano giallo. E «Via i Soprano da Roma!», ha urlato Aeroplanino di carta, pensando alla proprietà americana. Vale, poi, teme proprio il peggio. «Abbiamo venduto pure Pjanic? E Totti? Il magazziniere?». Protesta montante. Stefano ha così spedito il cinguettio addirittura in inglese: per evitare equivoci, ovvio. «Hungry for pounds, Usa go home!». Andrea, daltronde, ha pochi dubbi: «Lo slogan della campagna abbonamenti del Tottenham: Nessuno ha più Roma di noi».
«NON CI SIAMO...»
Non solo battute, certo. Molti hanno voluto calcare la mano anche esagerando. «Sabatini, Fenucci, Baldissoni e soci perché non cambiate mestiere?», ha chiesto (e si è chiesto) Stefano. «Se vendi Lamela e devo cercare su google Adrian Lopez vuol dire che non ci siamo», ragionava infine un altro.