Pjanic: «È stato il ko più brutto della mia carriera»

19/07/2013 alle 09:56.

IL TEMPO (E. MENGHI) - Nel giorno in cui Strootman, costato 17 milioni (più 2 di bonus), parla per la prima volta da romanista, anche se lontano dalla Capitale e dal ritiro di Riscone, Pjanic fa scattare un campanello d’allarme che può fargli da scudo in caso di



Dopo la vicenda del fantomatico sceicco, la «boccata d’ossigeno» di cui aveva parlato il dimissionario Baldini non è arrivata e la cessione di Marquinhos è un segnale evidente che per acquistare bisogna vendere. si è voluto tutelare, dichiarando amore verso la maglia e al tempo stesso l’incapacità di incatenarsi a Trigoria qualora dovesse arrivare un’offerta di quelle che fanno tremare le gambe. Anche perché in mediana c’è abbondanza e il bosniaco lo sa: «Siamo sei a centrocampo, ma io con gli anni mi sento più importante e posso prendermi responsabilità in questa squadra. Sono motivato come non mai. Visto soprattutto quella finale, che ha fatto veramente male».



Dopo quel 26 maggio si è lasciato sfuggire una frase su Lulic che si è rimangiato a Riscone: «Quello che è uscito non era vero, non ho rilasciato nemmeno un’intervista. Non dico che ero più arrabbiato di voi, ma di sicuro ero triste come tutti voi. È stata la sconfitta più dura della mia carriera»

Per provare a cancellarla, la Roma sta cercando rinforzi e ha già consegnato a il centrocampista che voleva: «Ci siamo sentiti 4 o 5 volte - ha rivelato a De Telegraaf - mi sono sentito il benvenuto su molti piani, è meraviglioso. L’accoglienza che ho ricevuto al mio arrivo è stata da pelle d’oca. Devo fare in modo che continuino ad amarmi così anche l'anno prossimo». L’olandese ha scelto il numero 14, lo stesso di un certo Cruijff.