IL TEMPO (E. MENGHI) - Nel giorno in cui Strootman, costato 17 milioni (più 2 di bonus), parla per la prima volta da romanista, anche se lontano dalla Capitale e dal ritiro di Riscone, Pjanic fa scattare un campanello dallarme che può fargli da scudo in caso di
Dopo la vicenda del fantomatico sceicco, la «boccata dossigeno» di cui aveva parlato il dimissionario Baldini non è arrivata e la cessione di Marquinhos è un segnale evidente che per acquistare bisogna vendere. Pjanic si è voluto tutelare, dichiarando amore verso la maglia e al tempo stesso lincapacità di incatenarsi a Trigoria qualora dovesse arrivare unofferta di quelle che fanno tremare le gambe. Anche perché in mediana cè abbondanza e il bosniaco lo sa: «Siamo sei a centrocampo, ma io con gli anni mi sento più importante e posso prendermi responsabilità in questa squadra. Sono motivato come non mai. Visto soprattutto quella finale, che ha fatto veramente male».
Dopo quel 26 maggio Pjanic si è lasciato sfuggire una frase su Lulic che si è rimangiato a Riscone: «Quello che è uscito non era vero, non ho rilasciato nemmeno unintervista. Non dico che ero più arrabbiato di voi, ma di sicuro ero triste come tutti voi. È stata la sconfitta più dura della mia carriera».
Per provare a cancellarla, la Roma sta cercando rinforzi e ha già consegnato a Garcia il centrocampista che voleva: «Ci siamo sentiti 4 o 5 volte - ha rivelato Strootman a De Telegraaf - mi sono sentito il benvenuto su molti piani, è meraviglioso. Laccoglienza che ho ricevuto al mio arrivo è stata da pelle doca. Devo fare in modo che continuino ad amarmi così anche l'anno prossimo». Lolandese ha scelto il numero 14, lo stesso di un certo Cruijff.