CORSPORT (G. D'UBALDO) - (...) La Roma non può privarsi di un grande attaccante, da sostituire con un giocatore dello stesso ruolo ma di livello inferiore. Osvaldo non è un asset, come ha detto un autorevole dirigente parlando ai tifosi che lo contestavano il giorno prima della conclusione del ritiro. Ma è uno dei più tecnici giocatori
La cessione del difensore brasiliano, applaudita per come è stata condotta da Sabatini, deve restare uneccezione, non la regola. Una grande società non vende i suoi giocatori migliori. Ne può sacrificare uno, per investire nellintento di migliorare la squadra. Non dimentichiamo - ed è bene ricordarlo ai dirigenti della Roma, anche a quelli di fresca nomina - che la squadra giallorossa viene da due stagioni fallimentari, lultima conclusa con la pesantissima sconfitta in Coppa Italia contro la Lazio, una ferita ancora aperta per chiunque ami la Roma. La società ha lobbligo di presentarsi al via del nuovo campionato con lobiettivo minimo di competere per tornare in Champions League. Ha il dovere, nel rispetto dei suoi tifosi che hanno acquistato già 18.000 abbonamenti, di costruire una squadra più forte. Osvaldo deve restare, perchè senza di lui sarà una Roma di sicuro meno competitiva. I dirigenti seguano le indicazioni dellallenatore e le manifestazioni di solidarietà dei compagni nei confronti del centravanti. (...)