Meglio allenarsi girando il mondo

25/07/2013 alle 10:48.

CORSPORT (M. EVANGELISTI) - Due sedute di allenamento, per partire. Garcia non è uno che li faccia rilassare. Se qualcuno batte la fiacca o si distrae, lo va a prendere e sorridendo lo riporta nella bolgia.


Non ha inventato nulla. La preparazione del francese è quella del calcio moderno. Il lavoro sul fondo si fa e non si fa e comunque non si fa come base di tutto. (...)



nasce come allenatore di respiro europeo e anche se il suo Lilla non aveva certamente l’agenda ingolfata lui ha studiato pallone in giro per il continente e questo è ciò che ha imparato. Scopriremo anche troppo presto se le sue idee andranno lontano nel nostro calcio. 
 
NIENTE HANDICAPDel resto fan tutti così, partite su partite per incassare soldi e fama internazionale. Almeno non ha visto e imitato le altre squadre italiane importanti. Porta avanti queste convinzioni da quando ha cominciato a conoscere la panchina. Semmai scoprire che anche Inter, MIlan e antepongono il pallone all’atletica lo ha rassicurato: quantomeno non si troverà a fare i conti con un handicap strutturale nella preparazione. 

Non li fa riposare, su questo state tranquilli. Ieri alla ripresa a Trigoria chi non ha sputato l’anima perché ancora non è pronto a farlo ha lavorato in piscina. L’idroterapia non è roba leggera. e , per esempio, mentre sono ancora indistinte le tracce di Destro, il quale presumibilmente non parteciperà alla tournée in America. Ecco, se il ritiro è stato breve, nove giorni scarsi, le vere fatiche della squadra cominciano qui a Trigoria e vanno avanti nelle prossime due settimane. (...)

 
SENZA SOSTEIl 31 luglio confronto a Kansas con la All Stars del campionato statunitense. Il 7 agosto amichevole a Toronto con la squadra locale. Il 10 agosto piatto forte con il Chelsea di Mourinho a Washington. Poi, di ritorno dall’America, il 18 altra amichevole da definire. Anche in questo caso la filosofia della società e la concezione del calcio di vanno mirabilmente a coincidere. La Roma vuole farsi conoscere all’estero. L’allenatore è convinto che fiducia in se stessi, fluidità di gioco, serenità si coltivino solo giocando molte partite, anche amichevoli, in terra straniera su campi sconosciuti. Questo è un gioco, in fondo. E allora giochiamo.