Lo stop di Destro, troppi errori e false verità

29/07/2013 alle 09:26.

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Qualcuno ha sbagliato, ormai è innegabile. Perché un menisco esterno non può avere i tempi di recupero di un crociato. Mattia Destro è stato operato il 26 gennaio e alla fine di luglio è ancora fermo ai box. Con un ginocchio che non va e tanta, tanta rabbia in corpo. Sembrava, a metà aprile (cioè tre mesi dopo l’intervento del prof. Giuliano Cerulli), che tutto fosse stato risolto, doppietta all’Inter in Coppa Itala e rete



SOTTOVALUTAZIONE - Qualcuno ha sbagliato, perché un giocatore con un ginocchio in quelle condizioni non doveva andare in Israele con l’Under 21 ma doveva curarsi e guarire. Invece non è stato fermato da nessuno, si è aggregato alla nazionale di Devis Mangia ma, a pezzi com’era, ha giocato poco e male, compromettendo ulteriormente le sue già precarie condizioni. Così, dopo la fine dell’Europeo, Mattia ha preso di petto la situazione: una visita a dal prof. Ramon Cugat, un’altra da un luminare italiano a Parma e poi la decisione, pare concordata con la Roma (che gli ha affiancato un suo fisioterapista), di curarsi per conto proprio tra Sirmione e Brescia. Coperto da un’irragionevole cortina di silenzio e di mistero, con il suo agente Renzo Contratto addirittura pronto a prendere a pugni cronisti o cameraman.



L’OBIETTIVO - Qualcuno ha sbagliato, e chi ne sta pagando le conseguenze per ora è solo . Che ha stilato un nuovo piano di recupero, con l’esclusione di un nuovo intervento: fin quando la Roma starà in America, lui continuerà a curarsi lontano da Trigoria. Poi, intorno a Ferragosto, sarà di nuovo al Bernardini per cominciare la preparazione. Obiettivo: mettersi a completa disposizione di entro la fine di settembre. Tutto questo, ovviamente, se il suo ginocchio sinistro avrà smesso di complicargli vita e carriera.