CORSPORT (R. BOCCARDELLI) - Come in un grande romanzo dappendice, leroe popolare, in coda ad una vicenda dai risvolti drammatici cede la scena allamico colpito dalla sfortuna e lo fa risorgere
«Anche se questo gol non conta, per me vale tanto per il tuo gesto ! Grazie amico mio! Grazie IMMENSO CAPITANO»!. Il gesto di Totti è stato tanto semplice quanto determinante. Correva il 15 della ripresa con la Roma sotto di un gol e larbitro decretava un calcio di rigore a favore della Roma per un mani in area turca. Proprio sotto la porta degli acerrimi contestatori (a loro volta contestatissimi) di Osvaldo.
COLPO DI SCENA - A quel punto tutti pensano ovviamente a Totti e invece Francesco che fa? Prende il pallone, cerca e raggiunge Osvaldo e glielo affida. Battilo tu. Osvaldo ha sgranato gli occhi ma ha capito al volo il significato di quel gesto. Non cera bisogno di nessuna spiegazione. Tutto era spiegato in quel pallone che Totti gli stava porgendo, lo stesso pallone che Osvaldo gli rubò maldestramente a Genova contro la Sampdoria rovinando la partita della Roma con uno dei suoi tanti gesti incosulti. Il pubblico riconosce subito la grandezza del gesto, prega perchè Osvaldo non mandi tutto alle ortiche. I contestatori non sanno cosa sperare, Frey prova ad intuire. Ma quel pallone va dentro perchè i romanzi popolari sono così, danno emozioni forti, fanno intenerire. E lapoteosi per Osvaldo che dopo qualche minuto esce e va a twittare la sua gratitudine al capitano. Che con un gesto definito da Garcia «di classe», ha messo il sigillo su una giornata incredibile sotto questo punto di vista.
E pensare che Osvaldo aveva passato unaltra mattinata travagliata. Entrando in campo aveva dovuto leggere lennesimo striscione con insulti ed ascoltare i soliti cori durissimi contro.
(...) Stesso canovaccio fin dal primo minuto della partita contro i turchi, fino allepisodio che ha messo daccordo (forse) tutti e nel quale Francesco Totti ha fatto capire, anche a chi non è di questo parere, da che parte sta, interpretando anche lo spirito del resto della squadra. Il senso è più o meno questo: Osvaldo non è un corpo estraneo, magari ce lo gestiamo noi nel gruppo, lasciatelo in pace e lasciatelo alla Roma. E anche ciò che desidera la società? Lo scopriremo solo vivendo...
REBUS - E adesso? Sabatini sta cercando di cederlo allestero venendo incontro anche alle sue esigenze. Lo Zenit ha offerto a Osvaldo un contratto principesco e alla Roma 20 milioni. Ma dopo il gesto di ieri e le parole di Garcia («con Osvaldo è una Roma più forte») la cessione dellattaccante, che sembrava pressochè sicura, torna in ballo.