GASPORT (M. CALABRESI/M. CECCHINI) - Nel calcio del Terzo Millennio, i paradossi sono dietro langolo. Pensateci, per avere una garanzia fidejussoria e concludere un acquisto per di più prestigioso che cosa cè di meglio che avere una banca come potente partner societario? Invece non è proprio così. A Roma, per stappare le bottiglie di champagne e festeggiare lacquisto di Kevin Strootman devono aspettare che UniCredit segua i suoi percorsi burocratici e dia il via libera alle garanzie, con una postilla
GASPORT (M. CALABRESI/M. CECCHINI) - Nel calcio del Terzo Millennio, i paradossi sono dietro langolo. Pensateci, per avere una garanzia fidejussoria e concludere un acquisto per di più prestigioso che cosa cè di meglio che avere una banca come potente partner societario? Invece non è proprio così. A Roma, per stappare le bottiglie di champagne e festeggiare lacquisto di Kevin Strootman devono aspettare che UniCredit segua i suoi percorsi burocratici e dia il via libera alle garanzie, con una postilla: farlo da socio (sia pure di minoranza) è «tecnicamente » più complicato che farlo da semplice «pagatore» esterno. Riunita lapposita commissione, nel fine settimana o al massimo allinizio della prossima ci sarà il via libera: questo perché gli olandesi sono una controparte sempre rigorosa, come daltronde a Roma hanno già scoperto con i casi Chivu e Stekelenburg (fronte Ajax).
Cifre - Laccordo si chiuderà tra i 17 e i 18 milioni (bonus compresi), mentre per il giocatore è pronto un contratto di cinque anni a 2,3 milioni netti a stagione (anche qui, premi inclusi). Il Psv attende solo che la Roma fornisca le garanzie, assicurando che non è in atto nessunasta. Strootman ha pure superato il «blocco psicologico» derivante dal non giocare le coppe europee, cosa che invece farà Mertens, arrivato come lui dallUtrecht nel 2011 e in partenza come lui verso lItalia (Napoli): parlando con il c.t. olandese Van Gaal, gli è stato assicurato che tra un anno al Mondiale ci andrà a prescindere.
Identikit - Strootman è stato anche a un passo dal Manchester United. Fosse finito a Old Trafford, lo avrebbero scambiato per Van Persie: si somigliano, sono entrambi olandesi, entrambi mancini, entrambi alti 1,86, diversi soltanto nel ruolo. A Roma non troverà suoi simili, già solo per il fatto che ha il sinistro come piede preferito: rispedito al mittente Tachtsidis, lunico centrocampista mancinoMarquinho ha caratteristiche completamente diverse. Comè diverso lui da De Rossi (che la Roma, se potesse, venderebbe) e da Pjanic, nonostante arrivi come il bosniaco con un buon curriculum internazionale alle spalle: è stato il più giovane capitano nella storia della Nazionale olandese, con cui ha esordito a neanche 21 anni. Ha pure le fibre forti: negli ultimi due anni, al netto di squalifiche e scelte tecniche, ha saltato soltanto una partita di Europa League per mal di schiena, chiudendo le ultime due edizioni di Eredivisie con otto gol, addirittura 20 assist e 265 contrasti (nessuno come lui). Viene paragonato a Van Bommel, sul suo profilo twitter ha una foto con Zidane, ma non ama i paragoni. «Sono solo Strootmanha detto di recentee voglio sempre vincere ». A Roma, rispetto a Eindhoven, sarà più dura.