IL ROMANISTA (D. GALLI) - Morgan De Sanctis è ufficialmente il nuovo numero uno della Roma. Il Napoli lo ha liberato nella serata di mercoledì, per la gioia del portiere di Guardiagrele, che da giorni si faceva vivo telefonicamente con la Roma e che ha accolto con entusiasmo lannuncio della svolta. È fatta. È fatta per davvero, stavolta
De Sanctis crede sul serio a questa nuova esperienza, lultima - Morgan ha 36 anni - importante (molto probabilmente) della sua carriera. Il portiere si è infilato in unauto della società e ha raggiunto il Campus Biomedico di Trigoria, dove ha sostenuto le visite mediche. Una formalità prima di unaltra formalità: le firme. Sotto lo sguardo sorridente dellamministratore delegato romanista Claudio Fenucci e della sua procuratrice, De Sanctis ha sottoscritto un biennale.
Loperazione è costata alla Roma 500 mila euro, è l"indennizzo" che sarà versato nelle casse del Napoli, come si legge sul comunicato della società: «LA.S. Roma S.p.A. rende noto di aver sottoscritto con lS.S.C. Napoli il contratto per lacquisizione a titolo definitivo dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Morgan De Sanctis, a fronte di un corrispettivo di 0,5 milioni di euro. Con il calciatore è stato sottoscritto un contratto di prestazione sportiva di durata biennale, con effetti a decorrere dalla data odierna e scadenza al 30 giugno 2015». Tutto in un giorno. Sbarco, visite mediche, firme, allenamento. Lex estremo difensore del Napoli ha indossato maglia e calzoncini giallorossi e si è immediatamente messo a disposizione di Garcia. Cosa bella: Morgan ha voluto stringere la mano a tutti i compagni. Uno per uno. Una volta accettato di guidare la Roma, il tecnico francese aveva chiesto a Sabatini un portiere esperto. È stato accontentato. De Sanctis vanta 19 anni da professionista e una porta che la scorsa stagione è rimasta inviolata per 14 partite. Tre solo in meno del 2010/11, quando con 17 gare senza prendere gol realizzò il proprio primato personale. «Faremo una grande stagione», De Sanctis lha promesso a se stesso, prima ancora che ai suoi nuovi tifosi. E alla Roma