IL ROMANISTA (V. VERCILLO) - Erano poco più di duecento i tifosi che ieri, incuranti di pioggia e grandine, si sono radunati a Trigoria per dare vita ad una contestazione che ha avuto come oggetto squadra e vertici della Roma. A una settimana dalla debacle di Coppa Italia, nel giorno in cui i tifosi della Lazio rinviano, causa
E tra rabbia e delusione, ad essere presi di mira sono stati anche altre figure della società giallorossa, anche se col campo e i risultati - hanno poco a che fare. E allora via agli insulti per lavvocato Baldissoni, consigliere dellAs Roma e artefice dellarrivo della cordata americana, e per laddetta stampa Catia Augelli. Nel mirino anche Claudio Fenucci. Ma se fin qui a ferire erano state solo le parole, qualcuno ha deciso di passare ai fatti. Fattore scatenante lavvistamento di Paolo Calabresi, attore di fede romanista e autore, tra le altre cose, del servizio de Le Iene che ha smascherato il falso dossier su presunte partecipazioni massoniche allinterno della Roma. Lauto dellattore viene fatta oggetto di spintoni e calci. E la situazione non si calma neanche quando Calabresi prova a scendere dallauto per tentare il dialogo: ricondotto a forza nel veicolo a suon di buffone ed epiteti anche più volgari, Calabresi (il cui figlio milita nel settore giovanile della Roma) è costretto ad andare via. A salvarsi dallira dei contestatori sono in pochi. Francesco Totti, il capitano, intoccabile e protagonista di numerosi cori positivi sentiti ieri a Trigoria. A cui sono seguiti quelli per Bruno Conti, Aldair, Franco Sensi e Dino Viola. Unora e mezza dopo, è la pioggia a vincere. Ma i tifosi, andandosene, non dimenticano di salutare: Ve salutamo adesso, non ve volemo più.