Sorpasso Garcia su Blanc. E spunta Mancini

05/06/2013 alle 09:29.

IL TEMPO (A. AUSTINI) - Un francese sorpassa l’altro. E l’italiano che non ti aspetti è pronto ad entrare in corsa, scalando direttamente in prima posizione. La Roma rinvia la scelta dell’allenatore e lascia aperto qualsiasi scenario, anche quelli inaspettati: Rudi Garcia piace più di Blanc e balza in testa nel borsino, mentre

 
La novità concreta è rappresentata dai passi in avanti dell’ormai ex allenatore del Lilla. , il dirigente deputato alle «selezioni», è rimasto un giorno in più a Milano per parlare con Sebastien Boisseau, l’agente di appunto. Il tecnico metà francese e metà spagnolo è il preferito dal ds per la sua idea di gioco spregiudicata, per l’attenzione che mette nel rapporto con i giocatori e nella cura dei dettagli. Un insegnante di calcio col sangue latino nelle vene: se la Roma non si fosse cacciata in questa situazione difficile, probabilmente lo avrebbe già preso. Invece adesso sa quanto sia rischioso scommettere ancora su un allenatore del genere. Ma sembra disposto a giocarsi anche l’ultima carta rischiatutto.
 
, tra l’altro, costa meno di Blanc - pronto un biennale con stipendio inferiore ai 2 milioni - ed è molto intrigato dalla proposta giallorossa. Non è l’unica, però: sta trattando col Malaga e il Psg ha pensato anche a lui per l’anno «ponte» prima dell’arrivo di Wenger. La Roma aspetta una risposta e intanto valuta con sempre meno convinzione la candidatura dell’altro francese in lizza. L’ex dei Bleus ct dei Bleus sembrava il favorito, a tal punto che il suo successore Deschamps ieri si è sbilanciato: «So che lui e la Roma sono sulla buona strada». Invece ieri Blanc ha perso posizioni nonostante un accordo di massima raggiunto da e l’agente Bernes su un contratto di due anni a circa 2 milioni di euro netti a stagione e sui componenti dello staff: si porterebbe dietro Boghossian (ex e Samp) e Gasset, non Candela bocciato dai dirigenti giallorossi e in realtà mai segnalato da Blanc. È il carattere del tecnico, troppo «aplomb» e niente polso duro, a spaventare la Roma, che cerca invece un uomo carismatico.
 
Ecco perché non può snobbare un’opzione come Mancini disponibile sul mercato. Ieri, attraverso le telefonate di vari intermediari, il Mancio e i giallorossi si sono «annusati». L’allenatore di Jesi è quantomeno tentato dalla possibilità, apprezza diversi giocatori della rosa (Lamela e Marquinhos tra i giovani, mentre è il suo eterno pallino), la Roma sa che prendendo lui lancerebbe un messaggio di forza dopo i voltafaccia di Mazzarri e Allegri. E non è passato inosservato il risultato dei sondaggi di ieri tra i tifosi: l’ex tecnico del , nonostante il suo passato laziale, è nettamente il preferito dei romanisti tra i candidati rimasti.
 
Fino a ieri sera non c’è stato un contatto diretto, Mancini (cercato anche dal Psg) si gode i giorni di riposo a Jesi e aspetta di riceverlo. Con le idee chiare: chiederebbe uno stipendio importante da almeno 4 milioni di euro, pieni poteri da manager e garanzia sugli acquisti. Solo con queste promesse «passerebbe sopra» il fatto di non essere stato la prima scelta. Tecnicamente deve ancora liberarsi dal , dal quale avrà comunque una ricca buonuscita. Il suo problema, quindi, non sono i soldi. Nella lista della Roma, in posizione defilata, rimangono anche Bielsa e, ancora più indietro, Rijkaard. E un «mister X».
 
Oggi tornerà a Trigoria dopo una notte di riflessioni e telefonate: spetterà a lui relazionare il dimissionario Baldini (preso l’allenatore andrà via), e Zanzi, il nuovo referente diretto di Pallotta che si tiene costantemente informato e sarà collegato in videoconferenza alla riunione decisiva sull’allenatore. Ma non è detto che la fumata bianca arrivi oggi. Se Mancini entrerà davvero in corsa, ci sarà parecchio da discutere.