IL ROMANISTA (D. GALLI) - Nellattesa, la Roma ha aperto altri fronti. La società non può permettersi di tenere in piedi una sola candidatura, quella di Allegri - tra oggi e domani è previsto lattesissimo vertice tra allenatore, Galliani e Berlusconi - bisogna inevitabilmente battere più piste. Niente soluzioni di ripiego, il prossimo
A Trigoria non stanno certo a guardare. Baldini, Baldissoni, Fenucci e Sabatini. È il quadrumvirato che direttamente, oppure col tramite del CEO Zanzi, dialoga con Pallotta. Il messaggio: la proprietà è presente, specie in un momento così difficile. Spetta però ai dirigenti italiani trovare una soluzione, qualora la trattativa con Allegri dovesse fallire. La candidatura più forte, al momento, pare quella di Blanc, vecchia conoscenza del nostro pallone, prima al Napoli e poi allInter da calciatore. Da tecnico ha vinto col Bordeaux una Ligue 1, una Coppa di Lega e due Supercoppe di Francia. È stato per un paio danni sulla panchina della nazionale francese, ma con scarso successo. Tecnico eclettico, non è innamorato di un solo modulo, ha un solo dogma, la difesa a quattro. Spesso si affida a un trequartista. Uno a caso, Totti. Dicono che si porterebbe dietro Candela, e questo, in un periodo in cui cè tanto bisogno di bandiere, simboli, segnali, non può che far piacere al mondo romanista. Secondo "Le Parisien", però, su Blanc ci sarebbe il Psg. Di alternative a Blanc ce ne sono. «Lidentikit è sempre quello», commentano a Trigoria. Quindi, italiano o italiano dadozione, nel senso che conosce bene la Serie A. Questo porta a ridurre sensibilmente la cerchia dei candidati: spiccano Donadoni e Rijkaard. Sono stimati però anche il tecnico del Lille, Rudi Garcia e quello dellAtlethic Bilbao, Marcelo Bielsa. Che però italiani non sono. Nemmeno dadozione.