IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Magari non chiarirà ancora tutto, tenendosi qualche segreto nel taschino, ma oggi pomeriggio Rudi Garcia presenterà il suo calcio. A parole, per ora. «Le questioni tecnico-tattiche le affronterò nella mia prima conferenza stampa a Trigoria» la promessa fatta, a Manhattan, una settimana fa. La
IL MODULO
Nelle ultime due stagioni, anche se con una interpretazione diversa, il sistema di gioco di partenza è stato il 4-3-3. Con il tiqui taca insistente di Luis Enrique e la verticalizzazione esasperata di Zdenek Zeman. Anche Garcia preferisce questo assetto. La difesa a quattro è la certezza. In passato, però, Rudi ha anche cambiato, a seconda delle caratteristiche dei calciatori in rosa, optando per il 4-2-3-1. Oggi dirà che cosa ha in mente per la formazione giallorossa. E probabile che la scelta non sia definitiva: lorganico è ancora da allestire. Sabatini farà unaltra (mezza) rivoluzione. Sta cercando titolari per ogni reparto.
I SINGOLI
Garcia dovrà anche prendere posizione su De Rossi. E la risposta più attesa della sua conferenza stampa. Il francese sa lavorare con i giovani e non scarta i senatori. Ma il vicecapitano, 30 anni, fa sapere da Rio di non vivere più bene nella sua città. Una questione soprattutto ambientale. Garcia per incontrare il centrocampista deve aspettare un paio di settimane (la Confederations Cup finisce il 30 giugno). Ma potrebbe già essere stato avvertito dal management di Pallotta sulle intenzioni di De Rossi e quindi pronto al divorzio. Lallenatore di Nemours conosce meglio Pjanic che può diventare un punto di riferimento. Garcia può spiegare come intende utilizzarlo e in quale zona del campo. La conferma in giallorosso, comunque, dipende dal bosniaco che vorrebbe giocare la Champions. Sta al francese convincerlo. Sarà più facile sbilanciarsi su Osvaldo che, dopo aver disertato la premiazione della finale di Coppa Italia, è da considerare un ex. Chissà, però, di quanti attaccanti avrà bisogno il nuovo allenatore. E se può già dire che portiere gli serve. Sabatini, per andare sul sicuro, potrebbe prenderne anche due.
IL CAPITANO
«Non avrò problemi a farmi capire da Totti: è un grande giocatore». Rudi non ha dubbi. Ma cè da indicare la posizione di Francesco in campo: interessa più del ruolo che il capitano avrà nello spogliatoio, sempre se sarà nella commissione dei cinque saggi che si dovranno quotidianamente confrontare con Garcia. Non è da escludere che Totti possa trovare spazio pure come finto centravanti.
RUDI E BRUNO
Ieri il francese, raggiunto nella capitale dal suo vice Frederic Bompard, ha passato la giornata a studiare il centro sportivo Bernardini (rinviato, forse a oggi, il tour per vedere alcune case). Un colloquio con Sabatini che è poi partito per Milano, uno più approfondito con Massara e Tempestilli per parlare del ritiro e della tournée (presto saranno ufficializzate le date). E anche tornato sul campo principale per 20 minuti insieme con il giardiniere: Rudi cura personalmente ogni aspetto del lavoro e il fondo è da migliorare. Oltre alla puntualità, fondamentali per Rudi sono le doppie sedute (tre a settimana). Si è informato sul settore giovanile, incontrando il responsabile Bruno Conti che, ieri mattina, è stato chiamato da Sabatini e Fenucci per definire il rinnovo triennale, dopo laccordo trovato già da tempo con lex dg Baldini.