I punti fermi della Roma del futuro

23/06/2013 alle 11:38.

IL ROMANISTA (A. DE BARTOLO) - Molti sono disorientati da quanto succede o da quanto non succede. Rifondare, in gran parte, la Roma per la terza volta in tre anni non è una passeggiata, anche se importanti punti fermi ci sono. Però che qualcosa sta

La non presenza di e invece la dominante figura di Zanzi accanto a fanno capire che Pallotta ne ha avuto abbastanza di Baldini e insieme e che ora, nel bene e nel male, decide chi tira fuori i soldi, senza galli che si fanno la guerra. E’ altresì vero che , simpatico o antipatico che sia, il suo lavoro lo sa fare e da qui a poco vedremo se lo sbandierato budget della Roma è realmente importante, come affermato, per completare una Roma degna dei suoi trascorsi ma soprattutto delle velleità della gente, unica, che la sostiene. Alla fine credo, per tante e tante ragioni, che rimarrà a Roma e se, come sembra, arrivasse , con Pianjc e il discorso centrocampo sarebbe sistemato.

Davanti pur con la scontata partenza di Osvaldo, la Roma può contare su , Lamela e, grazie a Dio, all’immarcescibile . Dietro il discorso cambia poichè un affidabile manca e così pure un centrale ed un esterno di difesa. Forse è recuperabile Dodò, come . E Marquinhos è una garanzia. Concludendo, la Roma più che di fretta ha bisogno di trovare ed inserire, con il nuovo tecnico, gli uomini giusti senza la necessita di ulteriori riffe, come negli ultimi due anni, dove non sono tanti quelli che si sono salvati, ma da più di qualcuno si può ripartire.

La base resta quella di una società che appoggi e protegga in maniera significativa il tecnico , che avrà grandi difficoltà nell’iniziare visto le tre doppie sedute a settimana che intende fare. Ricordando che con Zeman, che voleva farne una di doppia seduta, sappiamo come è andata a finire. Facendo mio il motto "non può sempre piovere", mostriamo i nostri vessilli per troppo tempo nell’ombra. Fortissimamente Roma!