Fernando chiama Napoli: «Per me è l’ideale, ho voglia di vincere. Ma c'è anche la Roma»

03/06/2013 alle 13:01.

GASPORT (L. CALAMAI) - E’ un Dunga dai piedi buoni. Ed è pronto a indossare la maglia del Napoli. «C’é una trattativa ben avviata con il club italiano. Giocare al San Paolo sarebbe un grande onore. E’ stato il palcoscenico di Maradona e Careca, campioni che hanno scritto la storia del calcio». Fernando ha la faccia di

Sulla panchina partenopea ci sarà Benitez.

«Un leader. Un allenatore che sa come si conquistano scudetti e Coppe. Una scelta di alto livello che mi conferma la voglia del di crescere».

La stampa brasiliana l’ha spesso paragonata a Lucas Leiva, uno dei pupilli di Rafa ai tempi del Liverpool.

«Credo che mi adatterei bene alle sue idee calcistiche. Però... ».

Però?

«Il mio sogno è quello di ripetere il percorso di Gustavo, che ha vinto tutto con il Bayern Monaco».

Cosa conosce del calcio italiano?

«Nel ritiro della Selecao ho parlato con Hernanes. Un giocatore che ammiro. Mi ha detto che il campionato italiano è una vetrina prestigiosa ».

Il ha girato in prestito al Gremio l’attaccante Vargas.

«Ha velocità, dribbling, talento. Sta crescendo. E’ andato a segno nell’ultima gara di campionato contro il Santos. Merita di essere seguito con attenzione ».

Il suo tecnico Luxemburgo ha detto: «Fernando sembra abbia due polmoni».

«Nel calcio è importante correre e recuperare palloni. Però non sono soltanto un lottatore. Mi piace impostare la manovra e anche inserirmi. Ho un tiro dalla distanza niente male e sono uno dei tre giocatori del Gremio che calciano le punizioni. Ho sempre amato il ruolo di centrocampista perché credo che le partite si vincono in mezzo al campo».

Confederations e Mondiale sono la grande sfida della vostra generazione.

«Scolari ha sempre un consiglio giusto per tutti. Per noi è una presenza preziosa».

In mezzo lo sbarco a .

«Spero che l’accordo venga trovato velocemente. Comunque, la mia volontà è di trasferirmi in Italia. Se dovesse saltare la trattativa con il il mio procuratore ha già un’altra alternativa in mano».

Quale?

«La Roma».

Magari con la benedizione di Paulo Roberto Falcao che, vivendo a Porto Alegre, ha visto esplodere questo guerriero dai piedi brasiliani.