Zeman dà la colpa a Mario: «Non è razzismo»

17/05/2013 alle 11:16.

CORSERA (M. COLOMBO) - Non per il colore della pelle ma per l’atteggiamento provocatorio. I tifosi avversari accompagnano con buu e ululati i dribbling e le giocate di Mario Balotelli? Secondo Zdenek Zeman, sempre all’attacco in campo e nella vita, l’attaccante del Milan catalizza su di sé attenzioni e peggiori istinti degli ultrà delle

Renzo Ulivieri, presidente dell’Assoallenatori, preferisce discostarsi dall’opinione dell’ex tecnico della Roma. «Io penso che Mario sia molto migliorato a livello di comportamenti e in questo progresso credo che siano determinanti i contributi di Allegri e Prandelli. Hanno saputo toccare le corde giuste, ora Balotelli fa molte meno provocazioni in campo. Certi comportamenti dei tifosi, comunque da condannare, sono un retaggio del passato. Ma sono sicuro che con il tempo andranno scemando ».

Demetrio Albertini, vicepresidente della Figc, ritiene che i fischi, gli insulti e gli ululati siano da stroncare a prescindere. «Sono convinto che l’Italia non sia un Paese razzista e che certe manifestazioni stupide siano solo espressione di un tifo superficiale. Ma siccome certi cori sono indirizzati solo a giocatori di colore allora non posso non considerarli come espressione di razzismo. Perché fischiano solo Balotelli? Perché allora non fanno buu a un bianco, mi chiedo? Non sono d’accordo con Zeman: davanti a certe manifestazioni di idiozia non si può pensare che sia colpa del giocatore che causa certi comportamenti. È una lettura unilaterale e superficiale del fenomeno. Nemmeno io penso che tutti i tifosi della Roma siano razzisti ma è indubbio che i comportamenti di alcuni di loro abbiano quella natura».

Damiano Tommasi, presidente dell’Aic, ritiene che Balotelli sia bersaglio dei tifosi rivali per due motivi. «Lo insultano perché è un campione, è pericoloso, può sempre farti gol. Ma certamente anche perché qualcuno è convinto che non possano esserci italiani di colore. È questo il fenomeno da combattere»