IL MESSAGGERO - Ecco quel che succede quando cè Osvaldo, e fa lOsvaldo: la Roma può fare gol da un momento allaltro, fosse anche lultimo momento. Dopo il tardo pomeriggio a reti bianche in quel di Verona, che non servivano né gli zingari
E adesso che sarà di Pablo Daniel? Se giocasse sempre così e segnasse più spesso di quanto non faccia (e fa tanto) andrebbe domiciliato a Trigoria senza visto duscita. Anche lui, il re del colpo di scena finale, era, in questo Fiorentina-Roma, una comparsa nella partita degli amori perduti, con tanti ex da una parte e dallaltra, amori intensi (Montella e la Roma ad esempio, calciatore e allenatore di tanti sogni) o mai sbocciati (Osvaldo e la Fiorentina ad esempio), ma anche storie che possono fiorire nel futuro prossimo del mercato che verrà e che già palpita nei cuori tifosi di quanti, vista lannata grigia della Roma e quella spettacolare della Fiorentina dal miglior gioco del campionato, immaginano una nuova semina, magari desperienza, in mezzo alla meglio gioventù che sè fatta notare sia in giallorosso che in viola.E già allopera sono gli scambisti, che contanti ce ne saranno ben pochi, e chi guardava Jovetic chi Osvaldo: ha segnato lui, segnatevelo.
Ma non era solo questa operazione nostalgia o di ritorno al futuro a stimolare: era anche la considerazione che sarebbero stati di fronte i due attacchi più frizzanti e pirotecnici del campionato (la Juve è hors catégorie, come si diceva nel ciclismo, e stava pensando alla possibile festa per lo scudetto numero 28 che magari sarà suo già da oggi) e anche due delle difese più arrendevoli della compagnia. Telespettatore di lusso, da qualche parte, Massimiliano Allegri, sia perché la Fiorentina è la sua avversaria del momento per la Champions che verrà, che perché, mai dire mai pur tra tutte le smentite dobbligo piovute da ogni luogo e sito, la Roma potrebbe pur essere la sua compagna di vita da tra poco in avanti.
E cera poi, per la Fiorentina, appunto quellidea da Champions, e per la Roma la voglia dandare nellEuropa minore già direttamente e senza dover passare dal derby di Coppa Italia che già ha altri problemi di suo. E invece, pur con tutti queste spezie, il primo se ne andava senza lo straccio di un gol e portava via Lobont colpito al volto, il che riproponeva, allavvio di ripresa, Goicoechea, il gran bocciato dellèra dellutopia, cosa che metteva qualche patema in più a difensori e tifosi: ma una bella parata la faceva. Sembrava finire nel nulla, ma chi pensava questo non sa che se cè Osvaldo può non essere mai finita.