LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Minuto novanta del derby di Coppa Italia: mentre Lotito si divora il labbro inferiore stritolando il polso dei suoi vicini, Pallotta forse incurante del dramma sportivo cui sta andando incontro la sua squadra invia sms dallaltra parte delloceano. La fotografia del momento di una Roma apparentemente astratta dalla realtà che la circonda, in cui i panni sporchi vengono lavati in pia
A Trigoria laria è fetida, anche chi la respira quotidianamente parla di «atmosfera plumbea». I tifosi, minacciano una contestazione, sabato, mentre intasano letere e i muri di Trigoria con messaggi al veleno del tipo: «Non meritate questa città» e «Ora via tutti», citando gli unici riferibili. Il day after ha il sapore della resa dei conti tra dirigenti, coinvolti in lunghi faccia a faccia. E nelle tante considerazioni di queste ore lipotesi di lasciare non mancherà: Baldini ha già fatto sapere di essere pronto a rimettere il mandato, Fenucci chissà. Certo è che nei primi due anni di gestione, il management ne ha azzeccate pochine: due campionati senza centrare lEuropa con la drammatica appendice della finale persa con la Lazio, quasi 120 milioni spesi sul mercato per assicurarsi 24 giocatori, in parte già dismessi o in via di dismissione, 29 sconfitte in 85 gare, 53 punti di ritardo sulla Juventus in due anni, 3 allenatori bruciati.
Il prossimo sarà Allegri, il club lo vuole annunciare entro due giorni, ma nel dubbio si è cautelata bloccando Pioli, unica alternativa rimasta in corsa. Intanto rischia di scoppiare il caso Totti: i discorsi sul rinnovo di contratto sono fermi a febbraio, lappuntamento è per lestate, ma lo slittamento non piace al capitano e non fa bene alla Roma. Il manager Usa Mark Pannes, poi, pubblica su Twitter una foto con immagini e il primo plastico del nuovo stadio. Oggi, davvero non interessa a nessuno.