IL ROMANISTA (V .META) - La notizia buona è che la quarta sconfitta consecutiva nei derby è stata sventata. Quella cattiva che i rimpianti sono molto più numerosi dei sospiri di sollievo, perché questo derby la Roma ha rischiato seriamente di perderlo ma soprattutto di vincerlo, giocando in undici contro dieci metà ripresa contro una Lazio che dopo il rigore fallito da Hernanes
Lo svantaggio più che svegliare la Roma, addormenta la partita: la Roma non dà segni di vita e tantomeno di idee, lunico a restare lucido è Stekelenburg che per due volte si oppone a Lulic e Klose, sempre troppo liberi di tagliare verso lesterno. Il primo tiro nello specchio degno di questo nome la Roma lo trova nellultimo dei tre minuti di recupero, quando Florenzi recupera un buon pallone e serve Totti, stop e destro che Marchetti respinge con i pugni. Linizio della ripresa è una discesa agli inferi con biglietto di ritorno. Al 4 Mazzoleni fischia il rigore per un fallo di mano di Marquinhos su cross di Lulic (la deviazione è con il braccio, non vicinissimo al corpo) e sul dischetto si presenta Hernanes. Forse pensando bastasse parodiare il pollice in bocca con cui aveva festeggiato l1-0 per poter essere come Totti, sinventa un improbabile pallonetto che finisce alto, con buona pace di Tare, improvvidamente balzato in piedi in tribuna. Andreazzoli butta dentro Mattia Destro, al ritorno in campo dopo due mesi e mezzo, togliendo De Rossi, che esce fra i fischi senza fare una piega. La farà eccome poco dopo, quando si sgola per esultare al pareggio di Totti. Sì, perché nella sua magica notte Hernanes non si fa mancare niente, e al rigore sbagliato aggiunge il rigore causato, per fallo su Pjanic appena dentro larea. Dal dischetto il Capitano non sbaglia e va a eguagliare il record di nove reti nei derby di Delvecchio e Da Costa, ospiti della passerella sotto la Curva prima della partita. Petkovic pensa al Fenerbahce e toglie Klose, la Roma sfiora il sorpasso al 19: punizione violentissima di Totti, sulla corta respinta di Marchetti si avventa Florenzi, che però calcia addosso al portiere. Al 24 Biava rimedia il secondo giallo e la Roma si ritrova in superiorità numerica, solo che Andreazzoli preferisce sfruttarla inserendo Dodò per Florenzi e avanzando Marquinho a centrocampo, passato a tre dopo luscita di De Rossi. Loccasione migliore capita sulla testa di Lamela, tutto solo sul secondo palo sullangolo di Totti al 35, ma largentino ancora una volta non colpisce bene e manda alto. Il Capitano ci prova ancora su punizione al 41, stavolta è bravo Marchetti a bloccare sulla linea.