LEGGO (F. BALZANI) - Un rinnovo vicino e un rapporto ormai distrutto: a 20 giorni dalla fine del campionato Allegri si riporta in vantaggio su Mazzarri nella corsa alla panchina giallorossa. Il tecnico del Napoli, infatti, sta per accettare lofferta di rinnovo da 3,5 milioni a stagione proposta da De Laurentiis e avrebbe già iniziato a stilare la lista per il mercato
Ben diversa latmosfera che si respira a Milano, dove Berlusconi ha ammesso di preferire Seedorf in panchina e ha già pronta la lettera di licenziamento per Allegri che domenica ha risposto piccato al presidente: «Non sopporto le critiche personali, merito rispetto». Una rottura venuta alla luce nelle ultime ore ma in corso dopera da tempo tanto che già a gennaio Allegri aveva iniziato a parlare con la Roma. In primis con Baldini e in seconda battuta con Massara suo ex-compagno ai tempi del Pescara e oggi uomo di fiducia di Sabatini a Trigoria. Tra rimpianti e ritrovato ottimismo dopo il poker al Siena e in vista del derby di coppa, la Roma inizia quindi a progettare il futuro e lo farà con Allegri che ha sempre ammesso di avere un debole per la rosa giallorossa. Il tecnico di Livorno daltronde è sempre stata la prima scelta della Roma, che però non voleva rischiare di ritrovarsi a giugno col cerino in mano (per questo aveva contattato sia Mazzarri, sia Pioli).
Ora le cose sono cambiate, Allegri al 99% non resterà in rossonero ed è pronto per lavventura romana. Anche ieri le due parti si sono sentite per studiare i dettagli di un contratto triennale da 2,5 milioni e per progettare i primi acquisti. Allegri gioca col 4-3-1-2, ma anche col 4-3-3 e avrebbe chiesto due difensori di fascia, un centrocampista di quantità e un attaccante se dovesse partire Osvaldo (lobbiettivo numero uno è Jovetic). Dal Milan potrebbero arrivare, invece, Abbiati e Flamini in scadenza di contratto per dare esperienza a una rosa inesperta. Sempre a Milano ieri è andato in scena un Cda con alcuni dirigenti sia di UniCredit che di parte americana, si è parlato di futuri investimenti e anche di un possibile futuro senza Baldini.