Lega e questura sotto accusa. Il prefetto: “Basta derby di notte”

09/04/2013 alle 22:56.

REPUBBLICA.IT (F. BIANCHI) - Un fallimento. Il primo derby di Roma al lunedì sera ha portato a questo risultato: interi quartieri della città ostaggio di un gruppuscolo di violenti, cittadini bloccati nel traffico mentre tentavano di tornare



E il ,
Giuseppe Pecoraro ha sentenziato: “Basta derby in notturna. Ho già scritto alla Lega perchè i prossimi derby tra Roma e Lazio vengano disputati di pomeriggio per questioni di sicurezza. In caso contrario mi riservo di decidere, non è più tollerabile che ad ogni derby nella Capitale debbano puntualmente verificarsi incidenti. “Mi spiace ma devo tutelare operatori di polizia, cittadini comuni e altri spettatori. Mi dispiace che una minoranza danneggi le squadre e le società e mi auguro provvedimenti dopo gli incidenti di ieri. Mi riservo di decidere sullo spostamento del giorno della finale di Coppa Italia e soprattutto di non far disputare la partita il 26, perchè è in concomitanza con il giorno delle elezioni amministrative di Roma”.



“Sono sconcertato per quello che è avvenuto. Sembra quasi ci sia una maledizione: non si possono fare questi bellissimi eventi, che sono come una festa, senza pagare il prezzo di questi gesti orribili, aggressioni e scontri”.
Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a margine di una conferenza stampa in Campidoglio. “Credo che le due squadre debbano fare una riflessione più profonda e forse serve un progetto complessivo per avere un rapporto positivo e costruttivo con il tifo, per isolare quello che avviene – ha aggiunto Alemanno – Non ci dobbiamo rassegnare, non dobbiamo considerarlo una sorta di male endemico. Deve esserci uno sforzo, da parte della à, della Roma e della Lazio, per riuscire a impedire che accadano fatti di questo genere”. Poi ha spiegato: “La scelta di giocare di lunedì è stata presa dalla e dalle squadre. Non mi sembra che ci siano stati particolari problemi, anche perché, ricordiamoci, che domenica c’è stato l’insediamento di Papa Francesco a San Giovanni e ci sarebbe stato un doppio impiego molto forte. Quello che deve portarci ad una riflessione è rilanciare una strategia antiviolenza, non solo repressiva, ma ragionando su come isolare i violenti dando un messaggi diverso – ha aggiunto Alemanno – I gesti di ieri sono stati tutti totalmente gratuiti, non c’era alcuna tensione, una cosa fatta a freddo per manifestare l’esistenza dei violenti”.



A chi gli domandava se una migliore dislocazione delle forze dell’ordine potesse aiutare ad evitare gli incidenti, ha risposto: “Non è competenza mia, dovete chiedere al i motivi della scelta. Purtroppo quello che si può rilevare, è che ogni volta che si sposta il presidio si spostano gli incidenti, ma è un tema tecnico di ordine pubblico che va affrontato con il ”. E poi dal Campidoglio arriva la puntualizzazione ufficiale: “In merito al derby Roma-Lazio si specifica che la scelta di far giocare lunedì sera le due squadre è stata presa dalla Lega Calcio”. La stessa posizione espressa dalla in una nota: “In relazione alle notizie che riferiscono che la scelta di giocare di lunedì sarebbe stata presa dalla , è invece noto che tale decisione è stata fatta dalla Lega Calcio e presa già il giovedì precedente a causa dell’impegno internazionale della squadra della Lazio”.

Gli incidenti sono accaduti tutti fuori dallo stadio, come era ormai consuetudine. Dentro gli impianti ci può essere qualche striscione proibito, cori razzisti, lancio di petardi e fumogeni, tentativi di scavalcare le barriere. Ma difficilmente ormai ci sono risse fra tifosi avversari o con la polizia. Ciò non toglie che il “clima” a volte sia brutto anche dentro gli stadi con alcuni settori dove non c’è legge, e si respira un’aria di inciviltà e mancanza di rispetto. Ma è soprattutto fuori, il problema. Una pessima immagine del nostro calcio, in Italia e all’estero, quello che è successo prima del derby. La Lega di serie A e la di Roma adesso sono sotto accusa. Il regolamento della Lega recita che chi è impegnato il giovedì in Europa League (come la Lazio, ad Istanbul) ha diritto di chiedere di giocare in campionato il lunedì sera. A questo punto, la “palla” passa a Prefettura e . Per un primo tempo avevano pensato di spostare la gara alle ore 15, ma questo avrebbe creato problemi per il traffico, in un lunedì lavorativo, e anche problemi per i tifosi che lavoravano in quelle ore. In più le pay tv si sarebbero ribellate. Deciso quindi di giocare di sera.



Pessima idea, visti i risultati. Il presidente del XX Municipio di Roma, Gianni Giacomini, ha protestato: “Mai più di sera”. In qualche occasione, quando il derby si è giocato di domenica, sono state scelte le ore 15. I facinorosi erano poche centinaia sabato sera, molti dei quali conosciuti: in passato c’era un lavoro di attenzione e prevenzione nei loro confronti. Venivano impegnati tutti i commissariati di polizia nella loro identificazione. Adesso qualche maglia si è allentata: basta guardare il raid a Campo dè Fiori. Non c’era un’auto della polizia o dei carabinieri. Niente. Da non credere. Eppure si sa (si dovrebbe sapere…) che c’è ruggine antica fra le due tifoserie romane e gli inglesi. Il derby, di lunedì e di notte, è stato preparato a dovere? C’è stata qualche falla nella prevenzione della gara? Adesso il timore va alla finale di Coppa Italia: si gioca, all’Olimpico, il 26 maggio (ore 21). La Lazio si è già qualificata, la Roma ha battuto 2-1 l’Inter e ora deve giocare il ritorno a San Siro. Un altro derby sarebbe ad altissismo rischio. Ma di pomeriggio non si può giocare: la Rai ha una clausola con la Lega di A, le stesse pay tv per motivi di ascolto pretendono che i big match siano di sera, e magari “spalmati” su più giorni. E allora? Allora c’è una sola cosa da fare: preparare il derby di Coppa Italia (se sarà derby) nel migliore dei modi.