IL TEMPO (E. MENGHI) - Cè chi ci pensa già dalla semifinale dandata e chi ha cominciato a contare i giorni dopo quella di ritorno, quando la finale è diventata realtà e non più sogno. Romani, argentini o brasiliani, cambia poco: tutti conoscono il valore di un derby, soprattutto se in palio cè un trofeo che vale non solo un posto in Europa
«Piuttosto che la Lazio, avrei preferito una squadra più forte come la Juve», erano state le parole a caldo di De Rossi, che non voleva sminuire lavversaria, anzi. In quelle frasi cè tutta la sua paura di affrontare un derby tanto decisivo, perché perdere vorrebbe dire tantissimo: «Potrebbe essere la serata più bella oppure la più brutta della mia vita». Ecco dovè il senso di una sfida che vale come una finale di Champions League per uno come lui: «Mi conoscete un pochino, ci sto pensando da quando abbiamo vinto landata con lInter». Un pensiero fisso, che rischia di sovraccaricare una gara già densa di emozioni e significati, sia per chi la giocherà, sia per chi ne sarà spettatore. «Sarà un evento unico per Roma», ha sintetizzato Totti sul suo blog. E non sono soltanto i «romani e romanisti» a sentirlo così tanto. Nel viaggio di ritorno da Milano, i giocatori hanno cominciato a dire tra loro: «Pensa che succede se vinciamo» e cerano 50 tifosi allaeroporto, alle due di notte, a confermare quanto sussurrato in aereo dai giallorossi.
Il conto alla rovescia è partito: «Spero che si avveri il sogno di vincere la finale contro la Lazio! Sto già contando i giorni», ha scritto Lamela su Twitter. Incredibile il coinvolgimento di Osvaldo, che la Coppa Italia non lha mai giocata per colpa di una lunga squalifica, ma nel derby lascerà la tribuna per sperare di contribuire, dal campo, allatto conclusivo.
Rientrerà anche Burdisso e ci saranno tutti i quattro diffidati usciti indenni da San Siro (Bradley, Florenzi, Castan e Lamela). Pjanic, che la semifinale non lha giocata per infortunio, tornerà ad allenarsi oggi con la squadra (ore 10:30) per esserci con il Pescara, mentre Florenzi resta in forte dubbio.