IL TEMPO (E. MENGHI) - Semaforo giallo in casa Roma. Nella semifinale di ritorno di Coppa Italia con lInter, Andreazzoli dovrà gestire infortunati e diffidati, perché lobiettivo è giocare la finale contro la Lazio e arrivarci con tutti gli uomini migliori a disposizione. Il 26 maggio tornerebbero Burdisso e Osvaldo dalla squalifica, ma basterebbe
Contro i nerazzurri, Pjanic non ci sarà e De Rossi è in forse. Il bosniaco non ha smaltito il trauma contusivo alla caviglia sinistra rimediato nella gara con il Torino e non sarà disponibile. La doppia seduta di fisioterapia nel primo giorno a Novarello e il parziale allenamento svolto ieri con la squadra non sono stati sufficienti per garantire alla Roma il suo regista. Andreazzoli lascia aperto un piccolo spiraglio, ma dovrebbe accadere un miracolo per vederlo in campo: «Pjanic non sta bene, non credo farà parte del gruppo, anche se abbiamo ancora tempo per valutare».
Più facile che sia sacrificato De Rossi: «Daniele arriva da 7-8 giorni nei quali ha fatto pochissimo. La situazione va meglio e saremmo contenti di averlo a disposizione». La cautela del tecnico giallorosso potrebbe essere solo un tranello del tecnico giallorosso, per nascondere la formazione a Stramaccioni. De Rossi si è fatto male nel derby e la prognosi scadeva domenica scorsa. Fin dal giorno prima della partenza per Torino cera ottimismo sul suo recupero per la partita di Coppa e la frenata di Andreazzoli potrebbe rientrare nella giusta pretattica che un allenatore si concede in vista di una gara tanto importante. La sensazione è che il centrocampista possa giocare e pure dal primo minuto. Bradley e Florenzi dovrebbero essere i suoi compagni in mediana, ma con un occhio ai cartellini.
Torosidis e Marquinho, tenuti a riposo nellultima di campionato, daranno freschezza sugli esterni. Il brasiliano si è esercitato molto sulla fase difensiva e dovrebbe aver messo a punto i movimenti in una linea a quattro completata dai suoi connazionali Marquinhos e Castan, il primo non al meglio per un fastidio alle ginocchia, il secondo con il peso di un giallo da evitare.
Destro è stato preservato per loccasione. I 40 minuti nel derby gli hanno permesso di riprendere confidenza con il pallone, stavolta proverà ad essere decisivo e a restare in campo il più possibile. Partendo dallinizio, a quanto pare, a meno che il tecnico non scelga Perrotta e avanzi Florenzi: il campione del mondo ha giocato 75 minuti tre giorni fa, non ha accusato la stanchezza e ha una chance. Ma nelle tre precedenti partite di Coppa Italia, Destro ha sempre lasciato il segno e lInter ne sa qualcosa. È sua la firma sulla seconda rete giallorossa allandata, quella che costringerà i nerazzurri a vincere con più di un gol di scarto. Sfortunatamente Destro si è dovuto fermare lì, ma dopo loperazione al ginocchio vuole riprendere il discorso lasciato aperto quel 23 gennaio. Totti e Lamela gli daranno una mano.
Dallaltra parte Rocchi proverà a far valere il suo animo laziale, ma dietro di lui cè una squadra a pezzi: Guarin e Pereira sono squalificati, la lista degli infortunati è lunghissima e rischiano di entrarci anche Juan Jesus e Alvarez. Il difensore ha saltato lultimo allenamento e oggi verrà presa una decisione. Stramaccioni potrebbe schierare un 4-3-2-1 con Silvestre a destra, Ranocchia e Samuel al centro e Zanetti a sinistra, Cambiasso, Kovacic e il giovane Benassi al centrocampo, Schelotto e Alvarez alle spalle di Rocchi.