IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Sotto il sole, sullunico campo in erba del Villaggio Azzurro di Novarello a dieci chilometri dal centro città, De Rossi corre, fuori dal gruppo, sotto gli occhi del ds Sabatini e seguito dal preparatore atletico Chinnici. Scatti e allunghi, nel finale anche un po di pallone, mentre i compagni fanno lavoro di scarico e quelli che non hanno giocato a Torino lavorano con Andreazzoli sulla tattica, concludendo laddestrament
I DUBBI DI AURELIO - Stramaccioni non riconosce lInter. Più di una squadra è già fuori dalla semifinale di ritorno di Coppa Italia. Oltre agli squalificati Pereira e Guarin, impressionante la lista degli infortunati: Cassano, Milito, Palacio, Nagatomo, Gargano, Stankovic, Obi, Castellazzi e Mudingayi. E Chivu è in bilico. I nerazzurri sono messi male. «Ma il campo è quello che conta. Anchio sono preoccupato. E non solo per Pjanic» spiega Andreazzoli. De Rossi da una settimana non lavora con i compagni, Destro non ha i 90 minuti nelle gambe e Marquinhos non sta bene. È difficile che tutte quattro possano partire dallinizio domani sera a San Siro. In più Burdisso e Osvaldo, titolari a Torino, sono squalificati. E il caldo non aiuta. Perrotta, contro i granata, si è arreso nella ripresa per i crampi.
LA PROMESSA AI TIFOSI - «Vi ho portato i campioni del mondo» sorride Andreazzoli davanti a un gruppo di tifosi giallorossi. Sono una cinquantina. Vanno e vengono: chi torna al lavoro, chi esce prima da scuola. Perrotta e De Rossi firmano autografi, con loro anche Florenzi, Balzaretti e Marquinhos. «Il ginocchio mi fa ancora male e non so se ce la faccio, ma so che non dovrò fare segnare Rocchi» garantisce il giovane difensore brasiliano. Gregorio Maiorana chiede al tecnico di vedere Totti: «Voglio l autografo sul braccio, per farmi un tatuaggio». Andreazzoli gli boccia liniziativa. Da papà più che da allenatore.