IL TEMPO (E. MENGHI) - Per la prima volta Andreazzoli ha tirato in ballo i calciatori, mettendo per un attimo da parte lamicizia e spartendosi con loro le colpe. La sua è quella di aver buttato nella mischia cinque attaccanti, creando più confusione che occasioni: «Quando ho messo Lopez ho cercato di mettere la squadra larga e in
Lattaccante che ha saputo dare una piccola svolta alla partita è stato Destro, che negli ultimi 115 minuti giocati ha segnato tre gol: «È forte, fortissimo. È coraggioso, tecnico, dà profondità, viene incontro, è molto forte. E ora è al 60%, perché è stato fuori 2 mesi». Proprio lui è stato protagonista di un episodio dubbio in area, anche se il fallo sembra cominciare fuori. Andreazzoli mantiene un profilo basso, ma si lascia sfuggire qualcosa sullarbitraggio: «Diversi episodi sembravano interpretabili in altro modo, anche se Destro deve imparare a stare in piedi. Io predico correttezza e forse sbaglio. È la cultura dell'inganno che a me non piace: evidentemente si premia chi si lascia andare subito». Andreazzoli non vuole alibi e promette: «La classifica poteva essere incredibile, invece non lo è, per demerito nostro. Quando fallisco un'occasione, moltiplico le energie per non fallire la prossima».