CORSPORT (R. BOCCARDELLI) - Debutto al derby, con una classifica complicata. «Ma è una situazione che ho già vissuto: appensione, tensione, partecipazione. Moltiplicate tutto per due, anzi, per molto di più e mettiamoci anche che comunque è una grande soddisfazione, un privilegio poter essere
«Ma è una situazione che ho già vissuto: appensione, tensione, partecipazione. Moltiplicate tutto per due, anzi, per molto di più e mettiamoci anche che comunque è una grande soddisfazione, un privilegio poter essere protagonista di un match così sentito. Vorrei vincerlo, voglio godermelo».
Perchè il derby non è una partita come tutte le altre...
«Lo è soltanto perchè, come tutte le altre mette in palio tre punti. Ma per tutto il resto è molto, tanto di più. Almeno per me che la vivo anche come tifoso della Roma».
A proposito di tifosi, sabato mattina ha chiuso la seduta dispensando autografi e sorrisi.
«E venuto naturale a tutti noi, io mi sento molto responsabile verso di loro, verso la simparia e la fiducia che mi dimostrano».
Un bel discorso con Pallotta. Il presidente non aveva ben capito la partita di Palermo. Glielha spiegata?
«Intanto diciamo che la presenza del presidente ci ha fatto molto piacere, unoccasione speciale, sicuramente una carica positiva in più. Speriamo di regalargli una grande soddisfazione. No, non abbiamo parlato del futuro, senon inteso come il derby di domani (stasera ndr). Quanto a Palermo, ho fatto rivedere qualcosa ai ragazzi. E importante che abbiano riconosciuto e preso atto degli errori compiuti in Sicilia».
Troppa tensione può nuocere. Negli ultimi tre derby tre espulsioni e inferiorità numerica decisiva, in negativo.
«La valenza, il peso specifico di una partita come questa non devono portare negatività. Non solo io devo avere la capacità di sopportare e di indirizzare positivamente la tensione pre-derby. Devono farlo anche i giocatori. Il controllo dei nervi è decisivo. Chi non ci riesce può subire danni. Il carico eccessivo ce lo siamo meritando buttando via la partita di Palermo».
La Roma ci arriva dopo tre derby persi. E dopo Palermo.
«Qualcosa ci toglie soprattutto lultima sconfitta al Barbera. Avevamo acquisito alcune sicurezze che i rosanero ci hanno di nuovo bocciato».
La Lazio?
«Squadra che stimo, importante, che dimostra carattere e partecipazione. Una squadra da battere... Petkovic come persona mi piace per la sua sobrietà. Come tecnico sta facendo benissimo».
Cosa deve fare la Roma per vincere?
«Una partita senza errori, sfruttando anche un fattore decisivo: il nostro pubblico. Dopo il passo falso di Palermo abbiamo il dovere di ripagare le aspettative dei nostri tifosi».
Stavolta lapproccio sarà giusto.
«Sicuramente i ragazzi non sottovaluteranno la Lazio. Sul resto non posso garantire al cento per cento».
LEuropa League?
«E lì vicino, ma le partite cominciano a scarseggiare. I risultati diventano sempre più urgenti».
Pjanic a metà campo, Pjanic trequartista. Incompatibile con Totti come sosteneva qualcuno?
«Scherziamo? Sono due fenomeni. E allora cosa si dovrebbe dire di Xavi, Iniesta e Messi?»
De Rossi e il derby, un rapporto difficile.
«Daniele è un campione, con questa partita ha la possibilità di riprendersi tutto. Tutto quello che non è stato per mille motivi».
Destro?
«Sta molto meglio. Se serve potrà darci una mano. In questo momento è part-time»
Un pareggio le andrebbe bene?
«Non a prescindere, dipende da come arriva. In questo senso ci sono pareggi e pareggi».