CORSPORT (M. EVANGELISTI) - Forse troppi oggetti saffollano sullorizzonte di Aurelio Andreazzoli. Una partita che vale di per sé: mai troppo normali gli Inter-Roma (...)
VOGLIA - Senza Pjanic, con De Rossi che farà quel che potrà, Destro incognito come il tempo sulle Ardenne. «Eppure ho una voglia matta di andare a giocare lultima partita di Coppa Italia. Non mi è mai capitato di essere in lizza come allenatore in una finale. Lidea mi eccita» . Così parla Andreazzoli, non da profeta ma quasi da paziente davanti a uno psicologo. Racconta ciò che prova, ciò che gli fanno provare i giocatori. «Se dovessi dire qualche cosa per motivarli sarebbe grave. Però qualche cosa glielho detta lo stesso. Meglio una parola in più che una in meno» . Si sono chiusi a Novarello, peraltro bel posto per farsi rinchiudere se ne esiste uno, e non se nè pentito. «Ringrazio il Novara per averci ospitato. Buoni campi, accoglienza eccellente. Se non avessimo agito così adesso staremmo ad aspettare la partenza dellaereo invece che riposare qui tranquilli» . LInter invece può stare in qualsiasi posto, tanto per i pochi che sono rimasti cè spazio dappertutto. «Vuol dire che chi gioca sentirà più voglia di mettersi in mostra. LInter è simile a noi, una squadra ben miscelata tra esperti e giovani» . (...)
SCELTE - Diciamo di Pjanic. «Non gioca, a meno che non avvenga un prodigio durante la notte» Diciamo di De Rossi. «Si è allenato poco, ma spero sia a disposizione» . E di Destro, almeno ascoltiamo qualche buona notizia: «Abbiamo tentato di riportarlo alla forma migliore senza caricarlo di un lavoro che ancora non può sopportare. E la partita del rientro e tutte le partite del rientro sono difficili. Ma ha davanti la sua squadra di un tempo e questa è una spinta in più» . Davanti cè lo Stramaccioni in equilibrio precario e ancora più avanti la Lazio raggiunta in campionato. «Non giochiamo sulle disgrazie altrui. Però non nego che la classifica sia diventata di colpo interessante» .(...)