CORSPORT (R. BOCCARDELLI) - Tra la rabbia e la rassegnazione, Aurelio Andreazzoli sente che la Roma gli sta sfuggendo di mano. Lo avverte chiaramente nelle parole del suo direttore sportivo e più ancora nel fatto che per la seconda volta, nonostante le mille raccomandazioni della vigilia, la squadra lo ha tradito. Come a
DELUSO - Andreazzoli non si nasconde: «Sono deluso, amareggiato, pensavo di aver toccato le corde giuste in settimana. Proprio per evitare atteggiamenti tipo la trasferta di Palermo. Il derby? Non ne abbiamo proprio parlato. E ne riparleremo solo quando lo avremo di fronte. E invece è successo di nuovo. Incredibile. Sbagliato ancora lapproccio, come contro i rosanero. Poi, preso lo schiaffone, la squadra si è svegliata e come al solito ci ha messo tutto, meritandosi anche la vittoria, che non è arrivata anche perché Pelizzoli è stato bravissimo, perchè noi non siamo stati abbastanza lucidi in zona gol ed anche per qualche situazione controversa sulla quale però non vorrei entrare». (...)
SCELTE - Alla fine la Roma ha chiuso con tutte e cinque le punte disponibili in campo: Lamela, Totti, Osvaldo, Destro e Nico Lopez. Con il risultato di precludersi gli spazi favorendo la difesa ad oltranza del Pescara. Ha spiegato Andreazzoli: «Con lingresso di Nico Lopez abbiamo tentato il tutto per tutto, ma fino a quel momento, anche con 4 punte in campo in realtà cera un equilibrio garantito dalla difesa a quattro e da due mediani». Torniamo ai black-out iniziali. Vi siete mai chiesti perchè vanno inesorabilmente in onda? «Se avessi una spiegazione, una ragione plausibile... Il fatto è che succede. Ricadiamo su noi stessi. Ci facciamo buio da soli e solo dopo riaccendiamo la luce». Unica consolazione, un Destro ancora presente in zona gol. «Mattia è fortissimo, un attaccante completo. Sa dialogare con la squadra, andare in profondità e vede la porta come pochi. Ora è solo al sessanta per cento, ma per la Roma è un vero capitale». (...)