IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Non si accontenta del quinto posto: «Per questa squadra ho fissato tanti obiettivi e li voglio raggiungere tutti». Pur consapevole che la sua avventura sulla panchina giallorossa sta volgendo al termine, Andreazzoli continua ad avere entusiasmo. Il suo lavoro non è passato inosservato né a Trigoria tantomeno a Massa, sua città natale, che ieri ha voluto premiarlo con lonorificenza di sportivo dell'anno 2013
CORSA A DUE Nonostante i 21 punti in 11 giornate, alla luce delle dichiarazioni lapidarie del ds Sabatini sul suo conto dopo Roma-Pescara, il toto-successore è già iniziato. La corsa, almeno per ora, è ristretta a due nomi: Allegri e Mazzarri. Confusa la situazione che riguarda lallenatore milanista che gode dellappoggio della squadra e della tifoseria ma non è gradito a Berlusconi, che vuole gente come Seedorf. Nome che non convince però Galliani che al contrario del patron rossonero nutre grande stima per Allegri. Mazzarri, invece, si è chiuso nel silenzio, difficilmente interpretabile. Come difficile sarebbe pareggiare lofferta che gli ha fatto recapitare De Laurentiis: triennale da dieci milioni complessivi. Il tecnico preferirebbe un biennale e le ultime voci provenienti da Napoli, lo vogliono vicino al rinnovo.
TIMORE A Trigoria si attende. Con il trascorrere dei giorni, però, il timore in città è che il club possa rimanere ancora una volta con il cerino in mano, aspettando le risposte delle prime scelte, per poi dover ripiegare - in caso negativo - su nomi che non convincono pienamente la dirigenza. Tra laltro sarebbe un déjà vu visto che sia il primo anno con Luis Enrique che nella passata stagione con Zeman vennero consultati almeno una decina di allenatori per poi ripiegare nel primo caso su una scommessa e nellaltro su un tecnico che serviva a riaccendere lentusiasmo della piazza.