GASPORT (M. CALABRESI) - Non sono passati neanche due mesi, ma sembra una vita. Freddo, faceva freddo come questi giorni, ma è l'unica cosa in comune. A Roma c'erano un altro Papa e un altro governo, ma anche un altro allenatore e un altro portiere. E c'era Mattia Destro, nel momento forse migliore della sua nuova vita romana:
Obiettivo Palermo L'operazione, l'inizio della riabilitazione in piscina, la palestra e, martedì, qualche giro di campo dal sapore di liberazione: la stessa che ora attendono i tifosi della Roma, ben prima del 25 aprile. Quando giocava Destro, qualcuno voleva Osvaldo: ora che gioca l'altro (e per l'italo-argentino non è per niente un bel momento), gli stessi che qualche tempo prima volevano Osvaldo ora reclamano l'attaccante marchigiano. «Sto migliorando giorno dopo giorno dice Destro a Roma Channel . Stiamo facendo un ottimo lavoro, speriamo di accelerare i tempi dalla prossima settimana». Medici e fisioterapisti, il programma di avvicinamento al rientro lo hanno già stilato: l'obiettivo è metterlo in campo per uno spezzone sabato 30 a Palermo, per averlo al massimo domenica 7 aprile per il derby.
Gerarchie cambiate Con Zeman, Destro di fatto era il quarto attaccante: con Lamela, Totti e Osvaldo disponibili, giocavano loro. È cambiato il tecnico, ma anche il modulo: se, col boemo, erano più le volte che Destro veniva «confinato» sulla destra, con Andreazzoli farà il centravanti, il ruolo che gli è sempre piaciuto e che lo ha consacrato. Non lo dice direttamente («Mi metto a disposizione, l'importante è rientrare. Stare fuori è brutto, ed è brutto non scendere in campo con i propri compagni»), ma di certo lo pensa, e studia i movimenti. «Mi porto avanti con il lavoro. Guardare gli altri è un aiuto per il futuro. La squadra sta facendo ottime cose, merito suo e del tecnico. Il terzo posto? Ce la metteremo tutta, abbiamo le qualità per raggiungere questo obiettivo. E con la Roma mi voglio riconquistare la Nazionale».
E Osvaldo? Aspettando Destro, domenica toccherà ancora a Osvaldo, a cui la mancanza di concorrenza non ha fatto bene. Al rientro dalla sosta per la Nazionale avrà il fiato sul collo di un compagno «affamato»: motivo, questo, per scacciare domenica l'errore di Udine e i possibili fischi che gli riserverà l'Olimpico. «Il gol è fondamentale ammette Destro . Appena Dani lo ritroverà si risolve tutto». Si risolse tutto, in negativo, quando Mattia segnò il primo, il 4 novembre, proprio contro il Palermo. Maglia tolta, doppia ammonizione e niente derby. Dopo aver sofferto così, Destro, statene certi che ci penserà sempre due volte.