GASPORT (N. CECERE) - «Il gol di Turone alla Juve fu effettivamente segnato in fuorigioco, giusto annullarlo. La moviola venne acchittata (cioè truccata, ndr) negli studi romani della Rai». Questa la clamorosa rivelazione di Carlo Sassi
A caldo, l'allora presidente romanista Dino Viola, parlò di uno scudetto perso per una questione di centimetri. In ogni caso, in questi giorni il mondo bianconero ha esultato come se avesse vinto un altro scudetto: quello conquistato nello scontro diretto con i giallorossi il 10 maggio 1981 e «cancellato» dai romanisti e da tutti i non-juventini convinti che l'arbitro (toh, Paolo Bergamo) avesse preso «volutamente» un abbaglio. A onor del vero Bergamo il gol lo aveva concesso ma notò che il suo fidato guardalinee Giuliano Sancini (le terne erano fisse) aveva alzato la bandierina: per lui Turone aveva colpito in tuffo (spettacolare) il passaggio di Pruzzo quando si trovava oltre Cesare Prandelli, l'ultimo bianconero. La partita finisce 0-0 e la Juve conserva il punto di vantaggio a due giornate dal termine. Ma Prandelli a questo punto non ha niente da dire?