LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Da Palermo a Milano, 20 giorni per restare. Il destino di Andreazzoli si decide tra il sabato di Pasqua e il 17 aprile: la partita di Palermo, il derby, Torino contro i granata e il ritorno della semifinale di coppa Italia con lInter, quattro gare per dare un senso alla stagione della Roma. Avvicinare lEuropa, regalare alla proprietà Usa una partita quella con la Lazio che finora ha sempre perso, staccare un biglietto per la finale di Coppa Italia
Un pensiero condiviso da gran parte della squadra. Aurelio ha saputo conquistarla con piccoli gesti: linizio degli allenamenti, divisi su programmi mensili e non più settimanali per consentire di pianificare per tempo, è annunciato a Trigoria da una sirena, quasi come il raduno di una caserma. Sergente e educatore, con il gruppo parla di questioni di campo ma non solo. Come quando ha ammonito un giocatore arrivato a Trigoria in Ferrari: «Non ti pare troppo? Cè la crisi
». Ai dirigenti piace eccome, anche per la sicurezza in se stesso: «Merito la conferma». Prima di decidere, però, a Trigoria valutano le alternative, segnalate in ribasso: Pioli ha rinnovato con il Bologna e non entusiasmava, Mazzarri convince poco, Allegri, tra una frecciata e laltra di Galliani, resta blindato dal Milan («Non esiste che vada via»). Andreazzoli allora può sperare. Verso Palermo: si tenta di recuperare Destro e Marquinhos. Nuovo stop per Dodò: distorsione ala caviglia sinistra.