IL ROMANISTA (V. META) - Più che un punto guadagnato, due punti persi. Ha il sapore di unoccasione sprecata l1-1 con cui la Roma torna dal Friuli, un po perché lUdinese ha fatto ben poco, un po per i venti minuti di superiorità numerica non sfruttati, un po per lerrore di Osvaldo a porta spalancata nel primo minuto
Andreazzoli alla vigilia aveva ammesso che per Osvaldo non fosse un buon momento, sia pure dovuto soltanto al gol che non arriva. Per questo la sue esclusione dallundici titolare arriva a sorpresa, ma non è lunica novità di formazione: accanto a De Rossi non cè Tachtsidis ma Perrotta (che aveva giocato lultima da interno di centrocampo lanno scorso a Torino con la Juve, quando Luis Enrique gli aveva affidato la marcatura a uomo su Pirlo), mentre a fare il centravanti, almeno a giochi fermi, cè Totti, con Florenzi sulla trequarti accanto a Lamela.
Dietro si rivede Castan dal primo minuto, mentre sulla sinistra Marquinho vince il ballottaggio con Balzaretti e deve vedersela con Basta, per tutto il primo tempo il migliore dellUdinese. Guidolin schiera un modulo speculare con Maicosuel e Muriel dietro allunica punta Di Natale, in realtà tanto lui quanto Totti finiscono spesso per arretrare ben oltre la trequarti per suggerire il passaggio o cercare la conclusione da lontano. È proprio il numero dieci bianconero il primo ad arrivare al tiro, a quattro minuti dal fischio dinizio, quando, servito da Muriel appena dentro larea, cerca il diagonale con il destro e si vede mettere il pallone in angolo da un buon intervento di Stekelenburg.
La partita è combattuta, specialmente a centrocampo, dove De Rossi e Perrotta devono faticare parecchio per far arginare Allan e Badu e far ripartire la Roma, così a dare loro una mano arriva spesso uno fra Totti e Florenzi, con il solo Lamela che resta il riferimento in avanti. La prima vera occasione per i giallorossi arriva al 20, quando su uno schema da calcio di punizione, Totti dalla trequarti pesca Florenzi praticamente solo davanti a Brkic, il centrocampista ha il tempo di prendere la mira, ma finisce per calciare addosso al portiere.
È la prova generale del gol, che un minuto più tardi potrebbe firmare proprio Florenzi, se il suo colpo di testa in tuffo sul cross perfetto di Totti non finisse sulla traversa, sulla palla si avventa Lamela, che da due passi mette dentro il dodicesimo centro stagionale, buono per diventare il miglior realizzatore della Roma. È il 21, ma per il primo tempo le emozioni finiscono qui. Si ricomincia da un buon contropiede di Florenzi lanciato da Totti, solo che per anticipare il ritorno di Gabriel Silva il centrocampista deve forzare la conclusione da una posizione difficile e la palla esce abbondantemente sul secondo palo.
LUdinese, che pure sembra ripartire con più audacia, si fa vedere soltanto al 10 con un destro di Maicosuel che Stekelenburg non ha problemi a bloccare a terra. Nellazione successiva, cross con il sinistro di Florenzi per la testa di Marquinho sul secondo palo, palla alta sulla traversa. Al quarto dora, Andreazzoli richiama in panchina Totti (il migliore fin lì) e butta dentro Osvaldo, con Florenzi che si abbassa sulla linea dei centrocampisti e De Rossi un passo avanti alla difesa.
Il numero nove non fa in tempo a toccare il suo primo pallone, che Maicosuel anticipa tutti a centrocampo e pesca in profondità Muriel, la scivolata di Burdisso va a vuoto, il destro del bianconero no, visto che sinfila sotto le gambe di Stekelenburg e regala a Guidolin un pareggio insperato per quanto fatto dai suoi. L1- 1 non scuote la Roma, che non riesce nemmeno ad approfittare della superiorità numerica dal 28 in poi, quando larbitro rifila un rosso diretto a Heurtaux per un brutto intervento su Florenzi: poco dopo la mezzora i giallorossi protestano molto per un intervento (piuttosto evidente) di Danilo su Torosidis in area di rigore, punito con il giallo, ma per il greco. Andreazzoli prova a giocarsi la carta Nico Lopez (ultima apparizione, i due minuti con la Samp, ultima partita con lAtalanta in Coppa Italia l11 dicembre) e poi Balzaretti, dal cui piede parte il cross che al 46 mette sul destro di Osvaldo la palla del 2-1. Più difficile dellassist, solo mancare la porta calciando malissimo con Brkic battuto.