CORSPORT (A. GHIACCI) - «Ho preso un po da tutti gli allenatori con cui ho lavorato, non sono legato a uno schema preciso» . Aurelio Andreazzoli è stato di parola. In quattro partite, tre vittorie e una sconfitta, ha mostrato diversi moduli attraverso i quali ha ridato identità e serenità alla Roma. Senza contare che nello stesso periodo ha accorciato sensibilmente le distanze
Senza che né Luis Enrique né tantomeno Zeman si offendano, non ci voleva poi molto.
(...)Andreazzoli, al di là dei vari moduli presentati, si è mosso allinsegna dellequilibrio, schierando i giocatori nelle posizioni in cui per caratteristiche sono portati a dare il meglio. Ciò che, in pratica, succede da sempre nel calcio: a seconda di doti e propensioni varie dei singoli, si cerca larmonia di squadra.
Gol, misure e tempi. Con Totti in queste condizioni la Roma da questo punto di vista può dormire ancora sonni tranquillissimi.
In casa dellAtalanta, nella seconda delle tre vittorie consecutive, lallenatore romanista è partito dal module base. Poi però, durante lo svolgimento della partita, ha cambiato in corsa, dimostrando di sapersi adattare alle varie circostanze. La Roma a Bergamo è passata dal 3-4-2-1 al centrocampo rinforzato da un uomo in più(...).
Infine la vittoria sul Genoa. Domenica sera Totti e compagni hanno mostrato almeno tre facce: il modulo base, poi la difesa a 4 con lo spostasmento di Torosidis a sinistra e infine il 4-4-2 con Perrotta sulla destra. Un modulo fisso, insomma, non cè. Ma ci sono equilibrio, buon senso e Totti. Tanto basta: tre vittorie consecutive e Roma più vicina allEuropa.