IL ROMANISTA (L. PELOSI) - Il comunicato ufficiale è stato diffuso alle 14.36: «AS Roma SpA comunica di aver sollevato il Signor Zdenek Zeman dallincarico di allenatore della Prima Squadra. La società ringrazia il Signor Zeman e i suoi collaboratori per la professionalità e la dedizione con cui hanno svolto il loro lavoro. La squadra è stata tem
Un gesto che non ci si può aspettare da uno come Zeman («Avrei continuato», ha detto). Anzi, da Zeman, perché uno come lui non cè. La decisione è stata presa nello studio Tonucci, dove si sono riuniti il dg Baldini, il ds Sabatini, lad Fenucci, il consigliere Baldissoni e il ceo Zanzi. Ma già nella notte cera stato un colloquio tra Baldini e il presidente James Pallotta, che è stato informato su tutto quanto stava avvenendo a Roma e alla fine ha dato il suo assenso alla decisione. Nella riunione sè parlato anche di altri allenatori. Soprattutto Blanc, con cui non sè trovata lintesa, e Giampaolo, non ritenuto idoneo. Proposto Rijkaard, non è stato preso in considerazione. Quasi pittoresca lauto-candidatura di Novellino, che poi ha smentito.
Al termine della riunione ha parlato Franco Baldini: «Abbiamo deciso di sollevare lallenatore dal proprio incarico perché abbiamo pensato che in questo momento fosse lunica decisione da poter prendere. Non è lunico responsabile della situazione ma lunica cosa che potevamo fare in questo momento era cominciare a cambiare la gestione tecnica. Per questo la squadra è stata affidata ad Andreazzoli, che riscuote tutta la nostra fiducia. Abbiamo fatto le nostre valutazioni e continueremo a farle però questa è la decisione che abbiamo preso. Andreazzoli riscuote tutta la nostra fiducia perchè conosce bene i giocatori ed è da tanti anni dentro. Lui ci consente di non perdere ulteriore con un altro allenatore che deve conoscere le qualità che hanno i giocatori. Questa è la decisione che abbiamo pensato fosse la migliore. Abbiamo parlato con la società, abbiamo parlato con tutto il management, valutando qualsiasi situaizone non soltanto quella dellallenatore è un atto di responsabilità da parte mia restare qui a prendere decisioni. Questo mi ha affidato la società».
Poi però Baldini sè trovato a fronteggiare un tifoso tra quelli che si sono radunati fuori dallo studio Tonucci (non tanti ma rumorosi) per esprimere il loro dissenso sulla situazione. «Qualsiasi cosa fatta, anche quelle fatte male, sono state fatte solo nellinteresse della Roma» ha risposto il dg, che poi ha difeso Sabatini dallaccusa di "lazialità". «E un professionista». Sabatini, comunque, ha poi saputo difendersi benissimo da solo: «Io sto malissimo per questa situazione. Questa stagione non finirà cosi. Zeman è stato sfortunato ma vedrete che questa storia non finirà cosi». E quando si torna sullaccusa di essersi definito "laziale" ricordando la partita tra Olympiacos e Lazio e la prestazione di Torosidis, ha risposto con chiarezza: «Ma quale laziale, ragazzi». E ancora: «Perché non va in conferenza stampa a dire che ieri ci avete dato un grande dispiacere?» Risposta: «No, a dire che la Roma sta soffrendo, che i tifosi della Roma stanno soffrendo. Io sto soffrendo quanto la Roma».
Infine, le parole del ceo Italo Zanzi: «La decisione che abbiamo preso oggi è basata sulla fiducia e sulla continuità. La proprietà ha piena fiducia nei giocatori, nel management e nella strategia. Abbiamo affrontato una situazione difficile, ma labbiamo superata in maniera responsabile e strategica. Aurelio Andreazzoli è un vero professionista del calcio e ha una lunga esperienza con la As Roma. Lui conosce bene il valore dei nostri giocatori e gode del loro rispetto. Crediamo nel nostro team e continueremo ad impegnarci per conquistare ogni singolo punto per tutta la stagione». Si ricomincia.