IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Allandata disse: «E come un derby». Stavolta per Totti la gara contro la Juventus potrebbe valere addirittura qualcosa in più. Magari non diventerà una crociata di zemaniana memoria ma considerando il momento che sta vivendo la Roma e soprattutto dopo le polemiche che lo hanno visto, suo
RIVALITA Tra l'altro una partita contro la Juventus, alla quale ha già segnato 8 volte, non è mai una gara normale. Soprattutto per Totti. Dal «4 zitti e a casa» in faccia a Tudor nel 2004 (che rimane lultima vittoria in casa contro i bianconeri, ndc), passando per le accuse lanno seguente allarbitraggio di Racalbuto - «Era difficile vincere in undici contro quattordici» - la rivalità non si è mai affievolita. Nemmeno ora che la Roma dista 21 punti dalla squadra di Conte. A 36 anni, a -2 da Nordahl e dopo 223 gol in campionato (278 in carriera), Totti continua a correre come un ragazzino e a fornire prestazioni di alto livello.
DANI IN CRISI Quelle che mancano da qualche tempo a Osvaldo. Solamente un mese fa lex Espanyol era considerato in città il centravanti che «non poteva rimanere in panchina a discapito di Destro», luomo «da 20 gol a stagione, secondo in Italia solamente a Cavani». Adesso, dopo quanto accaduto a Genova, è diventato invece Osbajo. Purtroppo, oltre allironia del web, negli ultimi giorni è arrivata anche qualche manata di troppo alla sua automobile, rendendo il momento dellitalo-argentino molto difficile, al punto che una sua partenza a fine anno è oramai presa in seria considerazione dalla dirigenza giallorossa. Ieri si vociferava di un forte interessamento del Tottenham (in Inghilterra si parla molto anche di Lamela, finito nel mirino del Manchester City: a Marassi, in tribuna, cera Mancini). Il presente però dice Juventus. Se in campo o in panchina, toccherà ad Andreazzoli stabilirlo.