IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - E ora la domanda è dobbligo: come giocherà la nuova Roma? In testa il mite Aurelio (due anni fa ha rifiutato di fare il vice di Mihajlovic alla Fiorentina) ha in testa un paio di soluzioni spallettiane.
IL PASSATO INSEGNA La prima ipotesi, quella più probabile, il 3-5-2, (chi lo proponeva qualche tempo fa era un catenacciaro, oggi è un avanguardista), utilizzato allUdinese lanno della quarto posto; la seconda, il 4-2-3-1, marchio di fabbrica dellultima «bella Roma» vista da queste parti, quando ancora non si declamava lutopia. Oggi forse è più complicato riproporlo, dal momento che la rosa è piena di punte centrali. Al di là dei numeri, ora conta proteggere la difesa.
De Sanctis; Bertotto, Sensini, Kroldrup; Mauri, Pinzi (39'st Pazienza), Pizarro, Muntari (18'st Belleri), Jankulovski; Iaquinta, Di Michele (30'st Di Natale). Questa Udinese il 10 novembre del 2004 schiantò la povera Roma di Del Neri allo stadio Olimpico con un secco tre a zero. Bianconeri molto belli e efficaci: difesa esperta e attenta, regia illuminata (Pizarro) e micidiali sulle fasce con Mauri e Jankulovski. La Roma che sceglie il 3-5-2 o il 3-4-1-2 o 3-4-3 (non avendo Pizarro) potrebbe proporre sugli esterni comunque buone soluzioni, Piris da una parte e Balzaretti (al momento è infortunato) dallaltra, due in grado di spingere e difendere. Le alternative sono Torosidis e Dodò (più Taddei alloccorrenza, meno abile a fare tutta la fascia). In mezzo non cè un regista vero e proprio alla Pizarro, però Andreazzoli ha De Rossi, Bradley e Florenzi come protettori della difesa, più Pjanic capace di inventare in mezzo al campo (3-5-2) o dietro le due punte (3-4-1-2). Che di volta in volta possono essere Totti-Osvaldo, Totti-Lamela e così via.
PRO E CONTRO Il 4-2-3-1 si può fare ma non potrà mai essere come quello di Spalletti a Roma. Manca lesterno sinistro alla Mancini (Vucinic) e, come detto, ci sono troppe punte centrali (quello di Spalletti è nato per il problema contrario: erano finite, le punte). Ad oggi come esterno sinistro dattacco può giocarci Marquinho (il Gremio insiste per averlo) o Taddei, oppure, forzando un po il concetto, gente come Osvaldo o, quando ci sarà, Destro. Per il resto i posti nei due di centrocampo prevedibilmente verrebbero occupati da De Rossi e Bradley, Florenzi è adatto a fare il Perrotta (ma anche Perrotta è adatto a fare il Perrotta, visto che ancora non ha smesso di giocare); Pjanic, come nella Bosnia, potrà agire da trequartista esterno o centrale; i difensori saranno due e non più tre, quindi Burdisso è alternativo a Castan (o viceversa) e Piris, Dodò, Balzaretti e Torosidis costituiscono la batteria dei terzini. In porta ci sarà Stek che con una difesa un po meno farfallona andrà meglio.