IL MESSAGGERO - Gianni Alemanno scende in campo sulle voci legate allo sceicco interessato alla Roma. «Non ho notizie dirette riguardanti cambi di proprietà o altre cose
PERPLESSITÀ - Il primo cittadino ha ammesso che sull'intera vicenda e sulla figura dell'arabo «è difficile farsi un'idea perché ci sono molti aspetti su cui si stanno facendo verifiche, accertamenti sulla correttezza di tutti i comportamenti».
Il riferimento è all'inchiesta aperta dalla Procura di Roma. «Sicuramente la Roma con la proprietà americana è diventata una realtà molto internazionale - ha aggiunto Alemanno alla presentazione del torneo Junior Tim Cup - Il calcio negli oratori, promosso dalla Lega Serie A e dal Centro Sportivo Italiano - quindi gli interessi sono aumentati a dimostrazione che Roma e la Roma sono due marchi globali. E non mi stupirei se ci fossero movimenti di questo genere».
I LAVORI - Alemanno ha infine fatto il punto sulla situazione relativa alla costruzione del nuovo stadio della Roma che sorgerà nella zona di Tor di Valle. «La situazione sta andando avanti e voglio tranquillizzare tutti i tifosi. Dopo la firma del protocollo (a fine 2012, ndr) stanno ora lavorando i progettisti e credo che nel giro di un paio di mesi si potrà vedere anche un primo progetto dello stadio proprio per dimostrare che si sta andando avanti e che non era un fuoco d'artificio. È realmente l'inizio di un percorso molto importante che permetterà alla Roma e alla città di avere uno stadio in più».
Da segnalare che la Roma era rappresentata alla presentazione da Alessandro Florenzi. «Da ragazzino mi ispiravo a Totti, ora il mio modello è Fabregas. Ho scelto il numero 48 perchè il 24 era di Stek, allora ho fatto 24 più 24. Il più bel gol? Quello allInter».