CORSPORT (R. BOCCARDELLI) - Tra lannoso interrogativo panettone o pandoro e la Roma in America con tanto di via ufficiale al progetto stadio, è passato quasi inosservato un piccolo grande scandalo consumato ai danni della Roma. Un falso storico che i dirigenti giallorossi farebbero bene a riesaminare con calma e freddezza, prendendo le decisioni del
Per segnare quel gol immaginato solo da arbitro e giudice, il pur bravo El Shaarawy avrebbe dovuto, nellordine: 1) mettere a terra il pallone dopo il dribbling volante; 2) dirigersi verso la porta della Roma con almeno uno o due tocchi ancora senza sbagliarne la misura; 3) tirare nello specchio della porta; 4) evitare il ritorno di Burdisso che correva senza palla verso di lui; 5) sperare che Goicoechea non intercettasse il suo tiro. Sì, perchè anche Goicoechea poteva evitare la segnatura. O neanche il portiere giallorosso avrebbe dovuto usare le mani in quel frangente? Il comunicato del giudice sportivo è unoffesa allevidenza. Testimoni del falso storico i cinquantamila dellOlimpico più le altre migliaia di telespettatori. La Roma farebbe bene, se non lha già fatto, a battere i pugni sui tavoli di presidente e designatore degli arbitri. Passi per un rigore o per un fuorigioco dubbi, ma le prese in giro no.