CORSERA (L. VALDISERRI) - Ieri le visite dello staff medico, oggi gli esami strumentali. Ma quello che si sa già è che la Roma dovrà fare a meno di Daniele De Rossi per le prossime partite. Tre, nella migliore delle ipotesi: domani sera nella semifinale di andata di Coppa Italia contro lInter; domenica prossima a Bologna (partita delle
Domani sera, di nuovo contro i nerazzurri, toccherà a Tachtsidis, a meno che Zeman non voglia preservarlo dai fischi che, domenica sera, sono piovuti sul greco ancor prima che entrasse in campo. «Taxi», nel corso del secondo tempo, non ha fatto molto per evitarli ma è evidente che un giovane il greco ha solo 21 anni ed è al primo campionato di serie A andrebbe sostenuto e non depresso. Molte soluzioni alternative non ci sono. Lunica pare Bradley centrale, con due tra Florenzi, Perrotta e Marquinho. Il brasiliano, però, dopo la contestazione alla sostituzione di Catania non è più stato impiegato. Ieri non si sono allenati, per precauzione, Balzaretti e Destro, ma sono recuperabili.
Sono squalificati Osvaldo, Pjanic, Dodò e Taddei, rientrerà dallo stop invece Lamela. Largentino, dopo essere stato tra i migliori del 2012, nel 2013 è stato molto al di sotto del suo standard. In altre occasioni domani sarebbe rimasto in panchina, ma la situazione è quella che è. In più non sarà disponibile a Bologna, perché squalificato. Possibile un turno di riposo per uno tra Marquinhos e Castan, con Burdisso di nuovo in campo dal primo minuto. Dubbio non da poco quello del portiere: sarà confermato Goicoechea o Stekelenburg giocherà come portiere di Coppa? Lagente dellolandese, ieri, ha negato trattative con Fulham e Barcellona: «Al momento sono tutti rumors e speculazioni giornalistiche. Non abbiamo ricevuto alcuna proposta concreta sino ad ora, quindi a gennaio è più probabile una permanenza alla Roma piuttosto che una partenza. Barcellona? Sappiamo cosa si sta muovendo sul mercato dei portieri, ma ad oggi non cè assolutamente nulla». La classifica, con la Roma a dieci punti dal terzo posto, ha trasformato la Coppa Italia nella strada più facile per tornare almeno in Europa League. Dirlo ad agosto avrebbe fatto pensare a uno scherzo di cattivo gusto