CORSPORT (R. MAIDA) - Se lo sono detti anche tra loro, dentro a una stanza. Era mattina, a Trigoria, quando il sonno aveva già lasciato spazio al bisogno di confrontarsi: Baldini, Sabatini, Fenucci e anche Italo Zanzi, al primo passaggio importante della sua gestione
BILANCIO - Perché non va tutto bene. Se il campionato finisse oggi, alla scadenza del girone dandata, la Roma rischierebbe di trovarsi fuori dallEuropa (preliminari esclusi) per il terzo anno consecutivo. E non è una prospettiva piacevole, dopo due rivoluzioni tecniche che hanno mosso investimenti da 110 milioni. (...)
PERPLESSITA - Zeman, già. Nella vasta compagine dirigenziale della Roma, alcuni non condividevano la scelta di assumerlo già in estate. E ovvio che adesso qualcuno si faccia delle domande e si ponga dei dubbi. Con lucidità però. Non possono essere dimenticate in una serata pazza e sfortunata le vittorie esaltanti contro Fiorentina e Milan che sono storia recente. E la partita di Napoli, riesaminata ieri con attenzione da Sabatini al video, ha confermato diversi segnali positivi: la coesione e la convinzione della squadra, che non ha perso la testa anche dopo lespulsione di Pjanic; la qualità della manovra, in certi momenti avvolgente e minacciosa per il Napoli, costretto a «difendersi in undici» come ha osservato Zeman (ieri non presente a Trigoria). (...)
TRAGUARDO - Le ambizioni, anche dopo le sberle di Cavani, non cambiano. Convinti delle qualità della squadra e spinti dalle esigenze promozionali del club, i dirigenti hanno indicato ufficialmente nella Champions League il traguardo.(...) Tutto quello che sarà inferiore al terzo posto, dunque, sarà giudicato insoddisfacente. E verrà imputato soprattutto a Zeman, non ai giocatori: la Roma non ha in testa di ribaltare la rosa unaltra volta, anzi con due o tre ritocchi importanti ritiene di poter essere competitiva per lo scudetto. (...)