CORSPORT (R. MAIDA) - Ha perso un chilo, ha la faccia ancora un po pallida ma la verve è quella dei giorni buoni. Daniel Osvaldo ha fatto un grande allenamento ( «Andava fortissimo» dicono a Trigoria) e a questo punto ha ottime possibilità di essere convocato per la trasferta di Napoli, dove nello scorso campionato spense con le dita la carica elettrica del San Paolo dopo il gol del 2-0 della Roma.
DISPONIBILE - Non giocherà dallinizio, dopo il caso influenzale. Sia perché non si è mosso quasi per niente dal 22 dicembre in poi, sia perché Destro si è impegnato come un forsennato durante la sosta per riprendersi la maglia da titolare e non merita di restare fuori. Dunque, se Zeman non stravolge questa momentanea gerarchia, Destro giocherà e Osvaldo no. Almeno allinizio.
SORRIDENTE - La sua testa però è tornata a gravitare nel pianeta Roma. I problemi intestinali e le incomprensioni telefoniche con i dirigenti sono già state perdonate nellinteresse generale della squadra: «Ho parlato alla società e ho parlato a Zeman. Ma tutti volevano solo sapere come stessi. Non cera niente da chiarire: già avevo detto la verità, mi sono sentito male» . E per questo, soltanto per questo, ha garantito a Baldini e Sabatini di aver disertato la tournée negli Stati Uniti. «Ora sto meglio e sto cercando di rimettermi in forma, alla pari dei compagni. Non so perché sia nato tutto questo casino per uninfluenza. Sono contento di essere qui e spero di cominciare il 2013 così come ho finito il 2012» spiega in unintervista piena di sorrisi e di slang italo-argentino-romanesco a Sky. [...]
PRESENTE - Fosse per lui, che non è il tipo da chiamarsi fuori, andrebbe in campo già domani sera: «Il San Paolo è uno stadio che emoziona, che dà una grande spinta anche agli avversari. Tra noi e il Napoli sarà una partita spettacolare per la gente» . Chi è più forte, Osvaldo o Cavani? Osvaldo ride: «Cavani» . E chi vince la classifica cannonieri? Osvaldo ride ancora più forte: « Osvaldo, speriamo. Me lo auguro, sarebbe un sogno per me. Ma non unossessione. Ci sono cose più importanti» . [...]