IL ROMANISTA (V. VERCILLO) - Intervento «perfettamente riuscito». Con queste parole la Roma comunica lesito delloperazione a cui ieri si è sottoposto Mattia Destro. Una meniscectomia selettiva parziale, per lesione acuta del corpo e corno posterio
Destro si è fermato proprio sul più bello: 7 reti tra campionato e Coppa Italia, giocando complessivamente 1179 minuti. Un periodo di luce in fondo a un lungo tunnel di digiuno, visto che stava trovando una certa continuità sia per le presenze sia per le reti fatte. Un infortunio che assomiglia ad un fulmine a ciel sereno per lex attaccante del Siena, che conviveva già da un po di tempo col dolore al ginocchio ma che dopo la gara di Coppa Italia si è dovuto fermare. Bologna, Cagliari, Sampdoria, Juventus, Atalanta, Genoa, Udinese e Parma, le partite che il centravanti della Nazionale salterà sicuramente. Potrebbe tenatre il rientro per la sfida contro il Palermo del 30 marzo.
E quasi sicuramente ci sarà al derby del 7 aprile: data improtante per Mattia. «Voglio battere la Lazio» aveva detto a margine di un evento organizzato dalla Nike a cui aveva fatto da testimonial. Una fetta di campionato in ogni caso davvero ampia e decisiva per la Roma, da affrontare con solo tre attaccanti di ruolo. Ovvero Totti, Osvaldo e Lamela, visto che Nico Lopez sembra deciso ad andare altrove per guadagnarsi più spazio. Anche se con il forfait di Destro, luruguagio il suo spazio potrebbe ritagliarselo con la maglia giallorossa. Riflessione, questa, che aveva fatto aprire di nuovo uno spiraglio della finestra di mercato invernale, definita dai dirigenti assolutamente chiusa dopo lacquisto di Torosidis.
Ma Zeman ieri in conferenza è stato chiaro: «Per gli attaccanti che ho sono sufficienti». Questione praticamente chiusa, quindi. Lappuntamento a Trigoria per Mattia Destro è fissato già per domani, quando lattaccante inizierà le sedute di terapia al Bernardini. Mentre per quello sul campo si dovranno attendere altri due mesi: 8 settimani di impegno, quello che a Destro non è mai mancato. Ora più che mai.