IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Il primo che si presenta davanti alle telecamere è il più giovane di tutti. Divisa ufficiale, zaino in spalla, traduttore accanto in caso di problemi con litaliano (ma non serve), Marquinhos racconta la sua Roma-Inter: . E sincero, il giovane brasiliano, così come è sincero quando sembra emozionarsi per i tanti complimenti che riceve: . Lui e la Roma, un solo punto nelle ultime tre giornate di campionato: oggi (ieri, ndr) anche ero stanco ma io e tutti continuiamo a lavorare per cercare di vincere». Mercoledì toccherà di nuovo a lui, in Coppa Italia, con a fianco probabilmente Nicolas Burdisso al posto di Castan. E ormai non fa più sensazione dirlo, nonostante il brasiliano abbia 26 anni e largentino addirittura 32 mentre lui ne farà 19 soltanto a maggio. Ormai però per Zeman è una sicurezza e lo è anche per i dirigenti che hanno fatto di tutto per non mandarlo col Brasile al Sudamericano Under 20. A Catania non ha giocato titolare perché alle prese con linfluenza, a Napoli non cera per squalifica mentre a Firenze, in Coppa Italia, è stato uno dei prota
A Catania non ha giocato titolare perché alle prese con linfluenza, a Napoli non cera per squalifica mentre a Firenze, in Coppa Italia, è stato uno dei protagonisti dellinnovativa difesa a 3 di Zeman. E le sue prestazioni non sono passate inosservate: in Inghilterra il Chelsea lo sta monitorando da tempo, in Spagna il Barcellona ha addirittura spedito i suoi osservatori a vederlo (insieme a Pjanic) la scorsa settimana in Coppa Italia. Sia il club di Abramovich sia i blaugrana dovranno però ormai mettersi lanima in pace visto che la Roma non ha intenzione di privarsene. Né adesso né tantomeno in futuro quando Marquinhos, oltre alla velocità e alla classe, potrà aggiungere anche un fattore importante come lesperienza.
Esperienza che invece ha Micheal Bradley: lo statunitense è ormai un titolare fisso da tre mesi e, viste le assenza di Pjanic e De Rossi, sarà costretto a fare gli straordinari anche mercoledì in Coppa Italia: «Il rigore? Cera. Mi ha preso e io volevo tirare. Meno punti rispetto a Luis Enrique? Abbiamo troppi pochi punti perché abbiamo una squadra forte. Perse troppe occasioni».