GASPORT (M. CECCHINI) - «Improponibile». Con questo aggettivo la Corte di giustizia federale dettasi impossibilitata a giudicare ha bocciato il ricorso della Roma relativo all'inversione di campo del quarto di Coppa Italia contro la Fiorentina.
Inutile dire che la decisione, presa al termine di una camera di consiglio più lunga del previsto, abbia deluso la Roma, che col d.g. Baldini aveva argomentato così. «Si è privilegiato un diritto secondario (la concomitanza, ndr) rispetto a quello primario (la gara casalinga, ndr)». E a chi gli suggerisce come Beretta, presidente di Lega, sia maldisposto nei confronti della Roma che appoggia Abodi, il d.g. risponde così: «Non posso fare un processo alle intenzioni».
Conte, legale della Roma, ha detto via twitter: «Dopo 3 ore la Corte ha deciso di non decidere. L'ingiustizia resta su norma chiara». Detto che i viola fanno sapere come sia stata la Roma a preferire di giocare la prossima settimana, i titoli di coda li lasciamo a questo: Galli, legale della Fiorentina, lavora nello stesso studio di Stincardini, avvocato della Lega, Cosa singolare, tant'è che durante la seduta Baldini ha scherzato dicendo che, a saperlo, avrebbe scelto anche lui Stincardini così da riequilibrare la bilancia. Conflitto d'interessi? Forse, ma com'è noto in Italia questo tema importa poco.